Page 30 - Industria
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candosi a Emporium. Erano le prime riviste illustrate, che
portavano il mondo nelle case dei bergamaschi grazie al
nuovo linguaggio della fotografia. “La Rivista di Bergamo” si
affermò poi come pubblicazione d’avanguardia sotto la dire-
zione di Antonio Locatelli, considerato uno dei pionieri della
fotografia aerea e del giornalismo di viaggio. La Rivista di
Bergamo tornò in edicola nei primi anni Cinquanta, grazie a
Nino Zucchelli, che fece vivere la testata per quattro decen-
ni, dal boom economico fino agli anni di Tangentopoli. Nel
1994 con la sua scomparsa anche La Rivista era destinata
a lasciare la scena. Ma ancora una volta, come in una corsa
di squadra, lunga 100 anni, la staffetta viene raccolta da un
nuovo protagonista, l’architetto Attilio Pizzigoni, e rilevata da
un nuovo editore: l’azienda di famiglia che mi onoro di con-
durre, come imprenditore di seconda generazione, insieme
a mia cugina Rosaria, responsabile del prodotto editoriale,
mentre io presiedo l’area commerciale.
Oggi “La Rivista di Bergamo” è diretta dallo storico dell’arte
Fernando Noris.
Questa retrospettiva per dire che una piccola realtà porta
con sé una grande storia. E Confindustria è il luogo dove le
piccole realtà diventano un grande storia: al di là di essere un
centro specializzato in servizi per le imprese, è la casa comu-
ne della grande famiglia delle imprese, di ogni dimensione
ed età, dove matura il senso di appartenenza a un’identità
comune, che ti permette di condividere problemi e aspettati-
ve, e di sviluppare opportunità.
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