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24 Il battesimo dell’imprenditore
                            di Gianmarco Lanza

Il battesimo dell’imprenditore è ogni giorno, anno dopo anno,
non è un titolo, non è un cappello che ti ritrovi o una sedia su
cui metti il sedere: sono i numeri nel tempo, i conti, l’impren-
ditore fa i conti con i numeri, ed è il tempo, la sostenibilità
negli anni, ciò che farà di te un imprenditore.
La mia storia è semplice, veloce: nel 91 mio padre apre un
laboratorio, settore manifatturiero elettronico; io comincio
a lavorarci nel 2004, rinunciando trionfalmente a qualsiasi
percorso di studi; mio padre mi trasmette la voglia di fare
impresa, e dopo un anno siamo al passaggio generazionale:
avevamo 15 persone, tutti giovani; oggi, 10 anni dopo, ne ab-
biamo 50. Siamo una PMI, con una società controllata, una
azienda di ingegneria elettronica ad alto contenuto innova-
tivo.
Molto soddisfatto della crescita, ma non mi sento arrivato: ho
ancora e sempre questa fame d’impresa, sarò un bambino,
ma pensando al futuro desidero davvero arrivare a un’indu-
stria grande, nuova, in un mondo più giovane.
Come molti, ero associato a Confindustria, ma non usufrui-
vo dei servizi, e non partecipavo a nessuna attività. Pensa-
vo anche di non rinnovare la quota associativa. Ma, prima
di dissociarmi, mi sono detto: fammi vedere, e sono andato
all’assemblea. La prima impressione è quella giusta: luogo di
incontro di competenze, tecnologia, know-how.
Chi, come me, crede nell’azienda in quanto concentrato di
potenzialità superiori, ed è sempre in cerca di sinergie con
soggetti affini e complementari, in Confindustria si trova al
posto giusto. I servizi sono importanti, utili, ma la vera mar-
cia in più, la vera molla, è l’imprenditore, l’esperienza dell’im-
prenditore, e dunque l’aspetto formativo/esperienziale, è in
questo che immagino Confindustria 2.0, community di poten-
zialità condivise, implementate, massimizzate.
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