Page 22 - Industria
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canza. Nell’occasione mio figlio ha tagliato a laser una stella
alpina che è stata consegnata dalla mia nipotina – si, sono già
nonno- a mio padre. È stato un momento commovente e ricco
di significato.
Forse non sono queste le cose da raccontare per darsi un
tono da azienda internazionale. Dovrei dire invece che abbia-
mo lavorato alla realizzazione di Orio Center, o meglio ancora
l’impegno per i nuovi edifici di Milano, i grattacieli della Re-
gione e di Unicredit, e il quartiere City Life progettato dall’ar-
chistar Zahar Adhid. Il nostro operato è stato riconosciuto da
molti, anche oltre Oceano.
Siamo la classica azienda sempre sul pezzo, e proprio per
questo per me è oro poter uscire, confrontarmi, allargare, ag-
giornare le vedute e non solo grazie alle occasioni offerte da
Confindustria.
Da anni frequentiamo vari corsi di formazione attraverso Con-
findustria. Ricordo il primo corso fatto sulla lavorazione della
lamiera; mi hanno chiamato come consulente, ho coinvolto
le persone più qualificate ed è stato un piacere collaborare.
Nell’associazionismo, come ha sempre detto mio padre: “A
‘ndà as léca, a sta as séca” (andando si realizza, stando fermi
si muore).
Tu vai in Confindustria per conoscere, e conosci persone,
innovazioni, opportunità, ti arrivano informazioni , e ti capita
anche di trovare clienti, o fornitori.
Un conto è se ti presenti all’ufficio acquisti , un conto se dici:
”Giulio, con chi posso parlare dei tuoi per questa cosa?”, riu-
scendo a superare tutte le barriere della burocrazia aziendale.
L’Associazione è la casa degli imprenditori, la devi frequen-
tare, devi partecipare, essere curioso ed aperto. Le visite
aziendali, ad esempio, sono un’occasione di auto-formazione
incredibile. A me piace mettere il naso nelle aziende, sono ore
ben spese; con le visite guidate, non me ne perdo una, anche
se operano in settori nei quali mai avrò a che fare.
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