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14 A monte e a valle
                              di Luca Bordogna

Lavoro per fornire il bene primario per definizione, la madre
di ogni forma di vita: l’acqua. La produzione è affidata al Pa-
dreterno – e al ciclo naturale – io mi limito a imbottigliare e a
prendere tutte quelle misure e a fare tutti i controlli necessari
a garantire ai consumatori la qualità dell’acqua, imbottigliata
alla fonte, e dunque protetta da ogni possibile contamina-
zione.
Acqua Bracca è stata fondata nel 1907, ed è oggi nel novero
delle 5 acque minerali italiane di più antico casato. Mio padre
l’ha rilevata nel 1987, dopo che per un certo periodo era stata
di proprietà del gruppo San Pellegrino. Nello stesso anno io
ho iniziato a lavorare in azienda. Nella nostra provincia esi-
stono altre realtà come la nostra (Prealpi, Stella Alpina, Ga-
verina, Sancarlo Spinone e Fonti Pineta) e un gigante di livel-
lo mondiale (San Pellegrino). Ma il vero problema è la grande
distribuzione. Quando un’azienda come la nostra - che pure
produce un bene primario, di alta qualità, a chilometro zero
- tratta con le grandi catene di supermercati, ha pochissimo
margine e deve accettare condizioni contrattuali molto tirate.
Per la GDO l’acqua è un prodotto civetta, che serve per attira-
re i consumatori col basso prezzo. Per noi, che consideriamo
l’acqua come il bene più prezioso, sarà importante riuscire a
tutelare il valore del nostro prodotto, come categoria e come
territorio. Dall’anno scorso, con la scomparsa di mio padre,
ho assunto la presidenza sia di Acqua Bracca che di Acqua
Fonti Pineta di Clusone, fondata nel 1974 da mio padre con
altri soci. Mio padre ha sempre frequentato assiduamente
Confindustria, e io ho intenzione di fare la stessa cosa.
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