Comitato Piccola Industria


 

Beatrice Pilotto si è aggiudicata il premio PMI Photo EnterPrize promosso dal Comitato Piccola Industria di Confindustria Bergamo, in partnership con Leica Camera Italia. L’iniziativa, alla prima edizione, è stata lanciata dal Gruppo di Lavoro Arte e Cultura – di cui è Responsabile Simona Bonaldi, affiancata dai Membri Luana Piazzalunga, Claudia Sartirani e Giuseppe Taramelli - costituito per incentivare la relazione tra la cultura e il mondo produttivo, potenziando un’alleanza fondata su affinità di valori, che riconosca l’importanza della cultura stessa come leva di sviluppo per le imprese e il territorio.

Protagonisti del focus 2024 gli scatti di tre fotografi “Certified by Leica” - oltre a Beatrice Pilotto, hanno partecipato anche Luca Bacciocchi e Massimiliano Tuveri - scelti per interpretare la spinta all’eccellenza delle realtà imprenditoriali bergamasche e la volontà di dialogare con il territorio utilizzando linguaggi innovativi, con un’attenzione particolare verso i giovani. Sono 15 le aziende che hanno aderito all’iniziativa e fra queste gli autori hanno selezionato 6 realtà, Bellini, Bertronic, Carobbio, Cava dell’Isola, Ellepack e Panestetic, realizzando vari scatti raccolti in un catalogo, a cura e sostenuto da PEO Comunicazione Culturale e d’Impresa, che riassume anche obiettivi e tappe del progetto.

La giuria, composta da Maurizio Beucci, Senior Manager of the Global Leica Akademie, Simona Bonaldi e Francesco Pedrini, Direttore dell’Accademia di Belle Arti G. Carrara, ha poi scelto l’opera vincitrice.

L’evento di premiazione, nella suggestiva cornice del Convento di San Francesco, in Città Alta, si è aperto con i saluti di Giovanna Ricuperati, Presidente di Confindustria Bergamo e l’introduzione di Oscar Panseri, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Bergamo, e con l’illustrazione dell’attività del Gruppo di Lavoro Arte e Cultura da parte di Simona Bonaldi che ha anche ringraziato tutte le aziende aderenti al progetto PMI Photo EnterPrize: Bellini, Bertronic, Carobbio, Cava dell'Isola, Cosberg, Ellepack, Genesi, Gualini Lamiere International, Itaflon, Mi-Metal, Panestetic, Piazzalunga, Socaf, Taramelli, VerdeVip.  

A seguire, l’intervento di Maurizio Beucci e il contributo di Mario Cresci, figura cardine della fotografia italiana, già direttore dell’Accademia Carrara di Belle Arti. Sono poi saliti sul palco gli autori, i cui lavori sono stati esposti nella mostra temporanea allestita da e con il contributo di Taramelli srl negli spazi del Convento di San Francesco durante la manifestazione, ed è stata infine proclamata la vincitrice.  

“Le imprese – sottolinea il Presidente della Piccola Industria di Confindustria Bergamo Oscar Panseri – devono aprirsi a nuove forme di comunicazione per raccontare la loro bellezza e rendersi maggiormente attrattive, riservando un’attenzione speciale alle giovani generazioni. Il Premio, focalizzandosi, in questa prima edizione sulla fotografia, contribuisce a promuovere una visione più attuale dei luoghi di lavoro e delle persone che li animano, richiamando l’attenzione sul valore del loro impegno quotidiano per uno sviluppo sempre più armonioso”.

“Arte e Cultura – rileva la Responsabile del Gruppo di Lavoro Simona Bonaldi – sono agenti di cambiamento che concorrono all’innovazione, alla trasformazione e alla rigenerazione del territorio. Grazie al progetto e alla partnership con Leica, i fotografi hanno dialogato con il nostro mondo e letto in modo nuovo la quotidianità della piccola impresa. “PMI EnterPrize” è però un percorso che si svilupperà nel tempo, declinandosi ogni anno in una forma espressiva differente, sempre con l’obiettivo di tenere vivo il legame tra le imprese e il territorio in cui operano”. 

“Nonostante gli autori abbiano perseguito tutti una narrativa visuale esterna alla rappresentazione canonica dell’industria – sottolinea Maurizio Beucci, Senior Manager of the Global Leica Akademie - la giuria ha voluto premiare tra queste voci la più audace, da un punto di vista visivo ed estetico ma anche di pensiero. Nel complesso tutte le foto sottolineano ancora una volta che la bellezza è uno degli strumenti più affilati nella cassetta degli attrezzi di un artista, e se utilizzata come strumento piuttosto che fine, ci attrae consentendoci di fare spazio all’attenzione contemplativa, forse l’unico atteggiamento in grado di mettere l’osservatore in relazione con l’opera, l’artista e il soggetto.”

 

Guarda tutti gli scatti dei fotografi: