30
dic
2025
News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE
MESSAGGIO DI FINE ANNO DELLA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA BERGAMO
Cara collega, caro collega,
ci lasciamo alle spalle un anno difficile, che ha messo a dura prova la nostra capacità di assorbire una tale intensità, imprevedibilità e velocità nei cambiamenti dello scenario geopolitico, sociale, economico e finanziario.
Le guerre si sono intensificate così come i terremoti elettorali in diversi paesi del mondo e ci hanno consegnato un mondo con molte incognite che, unitamente alle scelte miopi di politica industriale europea degli ultimi anni, mettono a rischio la stabilità, l’apertura agli scambi internazionali e intensificano la concorrenza.
Negli ultimi due anni lo scenario congiunturale per la manifattura italiana è peggiorato sensibilmente. E' dal febbraio del 2023 che la rilevazione mensile sulla produzione industriale registra un segno negativo. In questo calo si sono avvicendati, solo per citare i settori principali, la chimica, la gomma-plastica, il tessile-moda, l’automotive, la sidermetallurgia, i macchinari... Un po’ per contagio sistemico, un po’ per il legame con la manifattura tedesca ed europea in generale, che è in vistosa crisi strutturale per i cambiamenti di mercato, per lo squilibrio nei costi dell’approvvigionamento energetico e per le scelte regolatorie.
Mi piace però pensare ai nostri Consigli di Amministrazione come al board di Noè durante il diluvio, coeso e saldo nell'affrontare la prossima onda, ma senza dimenticare di scrutare il cielo, in cerca di quegli sprazzi di luce che danno forza e coraggio all'equipaggio e direzione al pilota.
Stiamo facendo e faremo il possibile con tutto il sistema confindustriale e con le omologhe rappresentanze europee perché la nuova Commissione Europea rimetta l’industria al centro dei suoi programmi. Soprattutto pianifichi strategie chiare e azioni veloci, seguendo le indicazioni di Mario Draghi, che abbiamo avuto il piacere di ospitare lo scorso settembre a Kilometro Rosso e che ci ha chiamati all’azione comune, con l’ossessione all’incremento della produttività attraverso la spinta continua all’innovazione. Perché - come ha ben detto Antonio Gozzi alla nostra Assemblea - solo l’industria crea valore, distribuisce ricchezza e garantisce democrazia.
Per fare questo abbiamo ampliato e rafforzato la presenza di nostre imprenditrici e imprenditori bergamaschi a Roma, nelle diverse commissioni, diventando parte attiva della nuova presidenza di Emanuele Orsini.
Sul nostro territorio abbiamo lavorato insieme e ci siamo confrontati: sfogliando la pagina LinkedIn del 2024, si possono ripercorrere i tantissimi momenti, confronti, progetti, analisi, celebrazioni, viaggi, incontri con gli studenti di ogni ordine e grado, gare sportive e abbiamo anche sperimentato il gaming come nuovo approccio per raggiungere i giovani. Tanti associati che hanno portato il proprio contributo e si sono ritrovati. Era un obiettivo del nostro mandato, oggi è un risultato raggiunto e costituisce la vera ricchezza della nostra Associazione.
Ho rivisto con piacere le immagini del ritiro a Carona di settembre, dove la squadra di Presidenza e i funzionari si sono ritrovati insieme per un momento di progettazione strategica. In quella sede abbiamo aggiornato le urgenze e condiviso che il tema del capitale umano sarà per lungo tempo il fattore al quale dobbiamo riporre grande attenzione e avere il coraggio di sperimentare nuove vie.
Oltre a sostenere il mondo degli ITS Academy e coordinarne l’azione, siamo entrati nei CdA delle loro Fondazioni e abbiamo attivato nuovi corsi in risposta alle richieste delle nostre imprese, come nel caso recente delle schede elettroniche. Soprattutto abbiamo dato vita al progetto oltre confine, con la partenza della prima classe di studenti ITS in Etiopia ad Addis Abeba e con l’arrivo, proprio in questi giorni, di 74 studenti etiopi ed egiziani nella nostra provincia. Nulla è facile in questo nuovo campo, ma ci stiamo provando, così come stiamo lavorando al progetto di costituzione di un fondo immobiliare dedicato all’housing, insieme alle imprese e agli operatori di sistema, in modo da prepararci ad accogliere nuova forza lavoro (e nuova cittadinanza) offrendo un’adeguata integrazione sociale.
Sono progetti che rispondono appieno al rinnovato ruolo di Confindustria Bergamo come operatore responsabile di sistema. Lo abbiamo sancito con la revisione del nostro statuto proprio quest’anno alla nostra assemblea privata: “Confindustria Bergamo promuove l’attività d’impresa e l’affermazione del sistema imprenditoriale, partecipando al suo processo di sviluppo, anche attraverso la promozione di una cultura d’impresa etica, inclusiva, sostenibile, innovativa, internazionale …”.
L’innovazione è l’altro tema al quale ci siamo dedicati, alla ricerca di un nuovo assetto nella triangolazione tra università, industria e ricerca. Abbiamo sviluppato e ampliato Intellimech, che amiamo definire "il nostro Fraunhofer": oggi oltre alla meccatronica abbiamo l’edilizia innovativa e l’energia, con un approccio sempre più attento ai bisogni delle imprese, alle sfide dell’IA, della servitizzazione e alle opportunità della sostenibilità.
Sempre in tema di filiere a maggio si è tenuta la quinta edizione della fiera IVS dedicata al settore delle valvole per il mondo Oil&Gas, con 15.000 visitatori da tutto il mondo e una visibilità internazionale per Bergamo che ricade su tutto il sistema delle imprese e sul territorio.
Ci piace ricordare che abbiamo anche supportato un team di brillanti studenti di ingegneria della nostra Università per la realizzazione della prima auto racing made in Bergamo (dopo l’Esperia del 1904!): non abbiamo vinto, ma nessuno ha mai visto tante aziende partner!
Sul tema lavoro, abbiamo aperto un confronto innovativo coinvolgendo tutti i sindacati, l’Università di Bergamo e altri esperti che hanno analizzato i bisogni delle imprese e dei lavoratori e hanno coprodotto un vademecum con 50 buone pratiche consultabili da imprese e sindacati.
Infine l’attenzione alla governance, un tema centrale anche all’interno delle politiche ESG, dapprima con incontri di sensibilizzazione che hanno proposto metodologie, strategie e casi concreti. A questa fase è seguita poi l’apertura di un nuovo servizio di ascolto, a disposizione delle imprese, con l’obiettivo di supportarle nel percorso di evoluzione della propria governance e ove possibile indirizzarle verso scelte di valore per il loro futuro e per il nostro territorio. Sono state incontrate già oltre dieci aziende disponibili ad operazioni di M&A, a significare che la strada è quella giusta.
L’alleanza con Brescia, che abbiamo celebrato nella nostra grande Assemblea di novembre, prosegue nella logica di rafforzare quella che chiamiamo la Piattaforma Manifatturiera d’Europa. In questo anno ci siamo confrontati sui temi caldi della formazione, dell’innovazione e della governance. Approfondiremo queste riflessioni nella realizzazione di progetti comuni per unire le forze e non dividere gli sforzi.
Infine abbiamo avuto cura della nostra bella sede, restituendo, con la ristrutturazione post allagamento, nuovi spazi adeguati ai bisogni associativi, con una sala di 100 posti. Anche a Treviglio qualche giorno fa abbiamo tagliato il nastro dell’ala di ampliamento della scuola del Consorzio Enfapi, con tante nuove classi capaci di accogliere ragazzi in un percorso di formazione e di inserimento sociale.
È stato un anno pieno, che ci regala in questi giorni il primo posto in Italia tra le province con la miglior qualità della vita! Prendiamoci, anche come Confindustria Bergamo, il tempo per godere per la nostra quota parte di questo successo senza abbassare la guardia, con la consapevolezza che la strada giusta è di continuare ad assumersi la responsabilità della partecipazione, veicolando il proprio interesse, esprimendo la propria opinione, come singoli e come gruppo, oggi come cento anni fa.
La libertà di associarsi e di partecipare resta innegabilmente tra le espressioni più alte dei valori democratici, marchio di garanzia di quelle società che amiamo definire civili.
I tempi sono tumultuosi e il 2025 non ci risparmierà altre complessità, ma lo faremo insieme.
Colgo l’occasione per porgere a te e ai tuoi familiari i miei più cari auguri di Buon Anno e soprattutto un periodo di riposo, riflessione e ricarica!