Certificazioni e conformità

09

lug

2020

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

QUANDO ANCHE LA FILIERA DIVENTA 4.0

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Il ruolo di Lighthouse per ABB rappresenta un percorso verso la digitalizzazione che coinvolge tutto il suo eco-sistema: ecco come l’assessment realizzato nell’ambito della filiera delle fabbriche Lighthouse di ABB diventa un momento di pianificazione per il futuro.

Nel quadro delle attività previste dal Piano Transizione 4.0 promosso dal MISE, ABB Italia, recentemente riconosciuta come Lighthouse Plant per il suo impegno nella digitalizzazione, ha presentato, nel corso di un webinar alla presenza del mondo Confindustriale, del Digital Innovation Hub Lombardia e UBI Banca, i risultati dell’awareness assessment della filiera dei fornitori della fabbrica ABB di Dalmine curata dal Digital Innovation Hub (DIH).

Questo assessment rappresenta una delle linee di intervento verso cui le aziende Lighthouse si impegnano per promuovere la cultura del digitale. Obiettivo di questa attività è quello di scattare una fotografia sull’attuale livello di maturità digitale, per pianificare attività di miglioramento che possano guidare una trasformazione che porti evidenti risultati in termini di competitività delle imprese.  Di fatto i Lighthouse Plant sono grandi fabbriche destinate a dimostrare concretamente, anche a beneficio delle PMI (di filiera e non), che certe applicazioni industriali sono tanto necessarie quanto sostenibili per affrontare le sfide della competizione globale.

L’assessment, realizzato “di persona” presso un campione di 17 fornitori ubicati in Lombardia, Veneto e Lazio e costituito da piccole/medie imprese afferenti a 5 differenti categorie merceologiche, si è articolato attraverso una valutazione della loro singola maturità digitale individuata in 5 livelli (1. Iniziale - 2. Gestito - 3. Definito 4. - Integrato e Interoperabile - 5. Orientato alla digitalizzazione). Parallelamente sono stati valutati i rapporti dei singoli fornitori con la capo filiera ABB. La metodologia adottata è il tool “TEST4.0” del Politecnico di Milano/Assoconsult. L’elaborazione degli assessment di filiera è avvenuta con il contributo di 3 tesisti dell’Università di Bergamo

Gli elementi analizzati per definire i livelli sopracitati hanno coperto 4 dimensioni che hanno prodotto informazioni sui processi (monitoraggio/controllo ed esecuzione), sulle tecnologie a supporto dei processi e sull’organizzazione, intendendo con ciò la struttura organizzativa che sottende l’esecuzione dei processi. A questi si aggiungono 8 macroprocessi (R&D, Produzione, Qualità, Manutenzione, Marketing, Logistica, Supply Chain, HR) anche questi soggetti all’analisi della loro maturità.

Confrontati con un campione qualificato di oltre 700 imprese che hanno effettuato la valutazione della maturità digitale tramite la rete nazionale dei DIH di Confindustria (utilizzando la stessa metodologia sopra menzionata), in entrambi i due casi (dimensioni e macroprocessi) gli indici assegnati alle aziende della filiera ABB risultano più alti della media nazionale, segno di un percorso di integrazione e allineamento già avviato nell’ultimo decennio da ABB con i propri fornitori strategici.

Ricerca & Sviluppo e Produzione risultano essere due ambiti particolarmente evoluti a dimostrazione dell’importante lavoro congiunto svolto sinora, con attività di codesign in ambito progettazione – prassi ormai consolidata, mentre sul fronte produzione si è dimostrata vincente la selezione di fornitori molto strutturati ed efficienti dal punto di vista produttivo con solido know how di processo con i quali è stato possibile avviare, prima ancora di un percorso di trasformazione digitale, un lavoro puntuale di allineamento ai principi del lean manufacturing, precondizione fondamentale.

Le aree sulle quali sono state individuati potenziali di miglioramento afferiscono alla logistica e alla gestione delle risorse umane. Se nella logistica si ritiene importante aumentare il livello di integrazione digitale lungo tutta la filiera, per quanto attiene al tema HR vanno incrementati specifici programmi di formazione per sviluppare le competenze digitali.

L’assessment individua una serie di azioni per il miglioramento della digitalizzazione della filiera che saranno poi pianificate all’interno di una roadmap condivisa.

Tra queste citiamo l’avvio di processi di open innovation in R&D e l’intensificazione della condivisione della pianificazione e delle informazioni sulla capacità produttiva per una gestione puntuale dei livelli delle scorte. A queste azioni si affiancano quelle a supporto dei piani di sviluppo delle competenze del personale impegnato presso i fornitori con strumenti già applicati con successo all’interno delle fabbriche ABB.

Tra le azioni già intraprese a seguito dell’assessment la prima riguarda l’integrazione con i fornitori ed è rappresentata da una APP per il monitoraggio della qualità e della produttività che consente al fornitore di conoscere in tempo reale lo stato della sua linea di produzione e di accedere a statistiche sui livelli di difettosità che permettano un immediato intervento correttivo, laddove necessario. Questo strumento ha già portato evidenti benefici al processo, riducendo le difettosità da valori percentuali a parti per milione: un ordine di grandezza ben diverso:

La seconda consiste nell’ottimizzazione del lay out di fabbrica del fornitore per incrementare la tracciabilità del materiale permettendo una riduzione del 30% dell’area occupata e flussi più coordinati grazie anche all’introduzione di TAG o RFID per identificare i materiali.

Prima delle conclusioni, è stato presentato l’accordo siglato da ABB e UBI Banca per supportare, tramite uno specifico plafond istituito da UBI Banca, gli investimenti dei fornitori che hanno partecipato all’assessment.