25
ott
2023
News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE
GUIDA AI PARTENARIATI ESTESI NEL PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA
I Partenariati estesi (PE) sono reti diffuse di università, enti pubblici di ricerca ed altri soggetti pubblici e privati - imprese incluse - impegnati in attività di ricerca che si organizzano preferibilmente in una struttura consortile e hanno un approccio interdisciplinare. Gli ambiti sono quelli previsti dal Piano Nazionale della Ricerca (PNR) e dai Cluster del Programma europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe, con l’obiettivo ultimo di contribuire a rafforzare le filiere della ricerca a livello nazionale e di promuovere la loro partecipazione alle catene di valore strategiche europee e globali.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) i Partenariati estesi sono finanziati dall’Investimento 1.3 della Missione 4, Componente 2 (M4C2) e vengono promossi secondo una struttura di governance di tipo “Hub & Spoke”. L’Hub è il soggetto attuatore, composto da un raggruppamento di soggetti pubblici o privati responsabile dell’avvio e della gestione e rendicontazione. La realizzazione delle attività è affidata invece agli Spoke, che attivano bandi a cascata per un importo complessivo compreso tra il 10% e il 50% del finanziamento assegnato.
A differenza degli Ecosistemi dell’innovazione, che finanziano iniziative da realizzare sul territorio di riferimento, oltre che nell’area del Mezzogiorno, questi bandi devono rivolgersi a soggetti esterni, attivi sul territorio nazionale, operanti nei settori oggetto del Partenariato e dotati di specifiche competenze. E’ previsto il finanziamento di un massimo di 15 programmi. Le attività finanziabili comprendono dottorati di ricerca e attività di ricerca fondamentale e applicata, progetti di supporto alla nascita e allo sviluppo di startup e spin-off da ricerca, attività di formazione in sinergia tra università e imprese, con particolare riferimento alle PMI.
La selezione è stata condotta dal MUR attraverso l'avviso da 1,6 miliardi di euro adottato nel marzo 2022, che ha stabilito agevolazioni di importo compreso tra 80 e 160 milioni di euro per ciascuno e si è chiuso a maggio dello scorso anno con l’individuazione di 14 Partenariati e relativi programmi. Si tratta di:
- FAIR - Future Artificial Intelligence Research, che si concentra sulle metodologie, i modelli, le tecnologie e le regole etiche e legali per costruire sistemi di Intelligenza Artificiale capaci di interagire e collaborare con gli umani;
- NEST - Network 4 Energy Sustainable Transition, che mira a sviluppare tecnologie per la conversione e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili e sostenibili, al fine di ridurre i rischi connessi alla dipendenza dall'attuale sistema di approvvigionamento di combustibili fossili;
- RETURN, che vuole rafforzare le filiere della ricerca in materia di rischi ambientali, naturali e antropici a livello nazionale e promuovere la loro partecipazione alle catene del valore strategiche europee e globali;
- NQSTI - National Quantum Science and Technology Institute, che promuove attività di ricerca e innovazione nel campo delle scienze e delle tecnologie quantistiche, sostenendo la partecipazione dell'Italia alle iniziative europee per lo sviluppo delle quantum technologies;
- CHANGES - Cultural Heritage Active Innovation for Nex-Gen Sustainable Society, che svolge attività strumentali e di supporto della didattica e della ricerca scientifica e tecnologica nell’ambito dei beni culturali, della cultura e della tutela del patrimonio storico-culturale;
- HEAL ITALIA - Health Extended ALliance for Innovative Therapies, Advanced Lab-research, che coordina una rete multidisciplinare di università, IRCCS e imprese, per portare il sistema sanitario nazionale nell’era della medicina di precisione;
- SERICS - Security and Rights in CyberSpace, che mira a sviluppare sistemi di cybersecurity efficaci a livello tecnico, che rispettino i diritti dei singoli e della comunità, a partire da quelli di privacy;
- AGE-IT, che è volto a rendere l’Italia un hub scientifico e un laboratorio empirico internazionale sullo studio dell’invecchiamento, assurgendo a benchmark per tutte le società che stanno invecchiando rapidamente;
- GRINS - Growing, Resilient, INclusive, and Sustainable, che ha come obiettivo la produzione di una piattaforma dati georeferenziata con applicazioni nella ricerca di base e applicata in vari ambiti, dalle politiche di decarbonizzazione alla sostenibilità sociale;
- ON Foods, che si impegna a migliorare il futuro della filiera agroalimentare attraverso un nuovo modello di alimentazione sostenibile;
- MICS - Made in Italy Circolare e Sostenibile, che si concentra su tre settori chiave del Made in Italy, Moda, Arredamento e Automazione, per rendere le fasi di progettazione e produzione più verdi e circolari;
- MNESYS, che intende sviluppare nuovi approcci per le neuroscienze sperimentali e cliniche in una prospettiva di medicina di precisione, personalizzata e predittiva con un impatto trasformativo sulla cura delle patologie del sistema nervoso e del comportamento;
- INF-ACT, che punta a finanziare progetti di ricerca e sviluppo nel campo delle malattie infettive emergenti;
- RESTART, che promuove l’avanzamento scientifico e tecnologico delle telecomunicazioni, includendo tutti i tipi di sistemi e reti, come ad esempio 5G/6G e Internet of Things.
Per capire quali sono le opportunità per le imprese prendiamo l'esempio di MICS, il Partenariato esteso che mira a una progettazione e produzione di prodotti e servizi Made in Italy circolare, autosufficiente, autorigenerante, affidabile, sicura e consapevole dei consumi energetici. Composto da 25 soggetti, di cui 12 partner pubblici e 13 industriali, punta al momento a finanziare progetti di ricerca in tre settori chiave, Moda, Arredamento e Automazione. In futuro, però, il Partenariato, che vede come ente proponente il Politecnico di Milano (l’Hub), si aprirà anche ad altri settori. Otto le aree tematiche (i cosiddetti Spoke): - Design digitale avanzato: tecnologie, processi e strumenti; - Strategie di eco-design: dai materiali ai sistemi prodotto-servizio; - Prodotti e materiali verdi e sostenibili da fonti non critiche e secondarie; - Materiali intelligenti e sostenibili per prodotti e processi industriali circolari e aumentati; - Fabbriche e processi a ciclo chiuso, sostenibili e inclusivi; - La manifattura additiva come fattore dirompente della Twin Transition; - Modelli di business nuovi e orientati al consumatore per catene di approvvigionamento resilienti e circolari; - Progettazione e gestione della fabbrica orientata al digitale attraverso l’Intelligenza Artificiale e gli approcci basati sull’analisi dati.
Parallelamente alle aree tematiche, il Partenariato prevede quattro progetti faro, che risponderanno a grandi sfide industriali, in particolare: la fabbrica nello spazio, un prototipo di fabbrica nel settore pelletteria per la bio-stampa della pelle che aprirà una nuova dimensione del lusso sostenibile; prodotti intelligenti personalizzati a impatto zero; produzione sostenibile di gioielli; anticontraffazione per il made in Italy.
Tra i Partenariati che stanno scaldando i motori c'è anche GRINS, finanziato con oltre 100 milioni di euro che coinvolge 350 ricercatori appartenenti a 25 partner diversi, con competenze in materia di economia, statistica, management, policy evaluation, protezione di dati sensibili, machine learning, intelligenza artificiale e trasferimento tecnologico. Il progetto al centro di questo Partenariato è la piattaforma AMELIA (dAta platforM for the transfEr of knowLedge and statistIcal Analysis), utile per la ricerca di base e applicata su imprese, famiglie, pubblica amministrazione, finanza sostenibile, innovazione, politiche di decarbonizzazione, divari territoriali e sostenibilità sociale. Il consorzio, guidato dall'Università di Bologna, vede tra gli enti coinvolti anche l’Università degli Studi di Bergamo che è attiva negli Spoke dedicati a temi quali settore pubblico e policy, sostenibilità dell'economia familiare, sostenibilità finanziaria, ecosistemi per l'economia circolare e sostenibilità sociale. Il progetto prevede alcuni vincoli minimi di allocazione dei fondi: 40% al Mezzogiorno, 40% per la decarbonizzazione e il cambiamento climatico, 30% per l’economia circolare, 30% in investimenti in beni immateriali, 40% per le donne.
Attualmente gli Spoke dei Partenariati MICS e GRINS non hanno avviato la fase del cascade funding, per cui non è ancora possibile conoscere in maggior dettaglio le progettualità e i soggetti destinatari dei finanziamenti. Guardando ai Partenariati che hanno già call attive, invece, a titolo di esempio, è possibile citare la prima tornata di bandi del Partenariato esteso RESTART, che a ottobre ha lanciato tre call, per un totale di 6,6 milioni di euro, rivolte a PMI, grandi imprese e organismi di ricerca esterni e attivi sul territorio nazionale, sui temi “Wireless Networks and Technologies” e “Intelligent and Autonomous Systems”. Altro esempio è il Partenariato INF-ACT, che ha già lanciato due bandi e le pre-informative di altri tre avvisi, per un totale di 15 milioni di euro. In questo caso i finanziamenti sono destinati a raggruppamenti di soggetti pubblici e privati del settore scienze della vita, impegnati in particolare nel campo delle malattie infettive emergenti