Nella serata del 20 aprile 2020 è stato ratificato dalle associazioni datoriali e sindacali della provincia di Bergamo un protocollo territoriale integrativo del protocollo nazionale del 14 marzo 2020, i cui contenuti sono attualmente richiamati dall’art.2 comma 10 del DPCM 10 aprile 2020, come adempimenti obbligatori per le attività non sospese. L’intesa integrativa, al fine di meglio contestualizzare le linee guida nazionali rispetto alle specificità dell’emergenza sanitaria riscontrata nel territorio provinciale, introduce alcune ulteriori formulazioni in parte direttamente operative, in parte promozionali. Viene inoltre demandato agli OPP provinciali il recepimento di un modello di riferimento per la declinazione aziendale delle linee guida nazionali come integrate dal protocollo territoriale.
Tale modello, realizzato con la supervisione scientifica dell’ATS di Bergamo, per quanto riguarda il settore industriale è già operativo ed implementabile. Sono fatte salve l’integrazione e l’adattamento del modello da parte di ciascuna azienda, in base alle proprie peculiarità e al settore di appartenenza, anche valorizzando il comitato già previsto dall’art.13 del protocollo nazionale del 14 marzo 2020.
Per l’adozione, visti i possibili impatti in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, si consiglia di coinvolgere il RSPP, il RLS e il medico competente. Per lo stesso motivo, si consiglia di allegare il protocollo come appendice al DVR a dimostrazione di quanto implementato, con specifico riguardo alla situazione emergenziale, documentando il coinvolgimento delle figure quivi richiamate mediante opportuna sottoscrizione.
In merito alle misure organizzative previste dal modello si precisa che le stesse in base alle esigenze aziendali sono suscettibili di adattamenti, purché compatibili con le prescrizioni sanitarie. E’ peraltro opportuno che tali adattamenti siano condivisi con le RSU aziendali, ove presenti, con le OOSS territoriali negli altri casi.
Si precisa che il modello può essere integrato con i contenuti di eventuali protocolli di settore e, dopo l’adozione, dovrà essere adattato in caso di subentro di nuove prescrizioni sanitarie.
Per ogni approfondimento, si rimanda alla lettura dell’allegato.