Giugno 2023
Cari colleghi, cari stakeholder,
nonostante le difficoltà e le numerose incertezze del momento congiunturale, che tendono ad accorciare l’orizzonte temporale e a differire l’implementazione strategica, rimane fondamentale non perdere di vista l’obiettivo della sostenibilità come presupposto, e fattore complementare, alla competitività.
Ci sono numerosi driver che condizionano questo obiettivo nella vita delle singole aziende, bene sintetizzati nelle tre dimensioni ESG sulle quali è fondamentale apprendere ed esercitarsi nella capacità di misurazione e di rendicontazione. Infatti, sviluppare modelli sostenibili, a partire dalle strategie microeconomiche, non è un lusso, ma un investimento necessario per prevenire e superare le crisi globali. È anche una strategia di attrattività verso gli stakeholder.
Non è esentata da questo compito l’Associazione, che in più aggiunge l’impegno di essere proattiva ed esemplare rispetto ai “segnali” che rivolge alle imprese associate. Nel programma di mandato, ho espresso la mia convinzione circa il ruolo dell’Associazione come faro, «con la funzione di segnalare la presenza di pericoli ma anche di approdi e di opportunità, anticipatrice di tendenze, prospettive e soluzioni, che rappresenti sicurezza nei momenti critici delle molteplici transizioni in corso». Si tratta di un criterio che calza perfettamente nel caso dell’impegno verso la “sostenibilità competitiva”.
Abbiamo avviato un Gruppo di Lavoro specifico dedicato alla Sostenibilità, proprio con l’intenzione di sfruttare al massimo gli ambiti di applicazione, le buone pratiche, gli strumenti, le ricadute. Abbiamo aderito e promuoviamo la Piattaforma Open-es in qualità di capo filiera. Abbiamo numerosi “affondi” progettuali, nel nostro Piano Strategico, in ambito People, in ambito Innovazione, in ambito Governance.
Naturalmente non mancano le attenzioni specifiche ai temi ambientali, in particolare la circolarità e le questioni collegate al cambiamento climatico, e ai temi sociali, per i quali cito in particolare, pensando al 2022, le tante problematiche sollevate dall’invasione russa in Ucraina: problematiche di supporto alle aziende direttamente coinvolte, ma anche di ospitalità e accoglienza dei profughi.
Non è facile rendicontare e raccontare tutte queste attività, pesandole nel modo giusto. Quest’anno abbiamo provato a fare un passo in avanti rispetto al consueto e abbiamo sviluppato un nuovo modello di comunicazione. Ci è sembrato opportuno distinguere ed approntare una rendicontazione qualitativa – ovvero una “Relazione delle attività” - che accompagna la Relazione al Bilancio e racconta le numerose iniziative associative, da una più stretta e rigorosa informativa di sostenibilità – questo Bilancio di Sostenibilità – al fine di migliorare sia il perimetro delle attività da rendicontare, sia la qualità delle informazioni agli stakeholder.
Speriamo, in questo modo, di essere più trasparenti, anche nelle nostre intenzionalità. Se l’Associazione è un luogo di confronto, anzi il luogo privilegiato dove tra imprenditori si riflette, e ci si interroga sugli scenari, allora questi documenti provano a fare sintesi e a dare pubblicità al nostro modo di interpretare questo ruolo. Se ci riusciamo, allora abbiamo reso l’Associazione ancora più aperta e capace di quel dialogo necessario per prepararsi al futuro.