Il Fondo Digital Transition Fund sostiene la transizione digitale, dando attuazione all’Investimento 3.2 'Finanziamento di start-up' della Missione 4 - Istruzione e ricerca, Componente 2 - Dalla ricerca all’impresa del PNRR.
Il Fondo Digital Transition Fund è istituito e gestito dalla SGR, previa stipula di un apposito accordo finanziario sottoscritto tra il Ministero e la stessa SGR, con il quale sono disciplinati i reciproci rapporti, gli obblighi delle parti e definite le modalità di utilizzo delle risorse destinate all’attuazione dell’Investimento 3.2 'Finanziamento di start-up' della Missione 4 - Istruzione e ricerca, Componente 2 - Dalla ricerca all’impresa del PNRR.
Nell’ambito dell’accordo finanziario sono definite le modalità operative per l’attuazione della strategia di investimento, specificando, tra l’altro, gli obiettivi di investimento; l’ambito di applicazione e i beneficiari ammissibili; gli intermediari finanziari ammissibili e il processo di selezione; la tipologia di sostegno fornito; i profili di rischio e rendimento per ogni tipo di investitore; la politica di rischio e la politica antiriciclaggio; la governance; i limiti di diversificazione e concentrazione; la politica in materia di capitale proprio, compresa la strategia di uscita per investimenti azionari; la politica di investimento e il calendario per la raccolta di fondi e per l’attuazione.
Le operazioni finanziate dal Fondo sono volte a favorire la transizione digitale delle filiere negli ambiti, in particolare, dell’intelligenza artificiale, del cloud , dell’assistenza sanitaria, dell’Industria 4.0, della cybersicurezza, del fintech e blockchain, ovvero di altri ambiti della transizione digitale.
Per le predette finalità, il Fondo Digital Transition Fund:
Sono ammissibili al sostegno del Fondo Digital Transition Fund operazioni:
Budget: 300 milioni euro. La SGR pone in essere ogni opportuna iniziativa, da definire anche in sede di stipula dell’accordo finanziario, per investire un importo almeno pari al 40% delle risorse per il finanziamento di operazioni che prevedono piani di sviluppo da realizzare nei territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Disposizioni - Decreto MISE del 11.03.2022, GU Serie Generale n.105 del 06.05.2022