Definizione dei criteri, delle modalità e delle procedure per l’attuazione dei contratti di filiera previsti dal fondo complementare al PNRR (Decreto 22 dicembre 2021 - Gazzetta ufficiale del 14 marzo 2022).
Aggiornamento: Avviso n. 182458 del 22/04/2022 recante le caratteristiche, le modalità e le forme per la presentazione delle domande di accesso ai contratti di filiera e le modalità di erogazione delle agevolazioni di cui al DM. n. 0673777 del 22 dicembre 2021
Obiettivo della misura è incentivare contratti di filiera che favoriscano processi di riorganizzazione dei rapporti tra i differenti soggetti della filiera, anche alla luce della riconversione in atto nei diversi comparti, al fine di promuovere la collaborazione e l’integrazione fra i soggetti della filiera stessa, stimolare la creazione di migliori relazioni di mercato e garantire prioritariamente ricadute positive sulla produzione agricola.
Il contratto di filiera (tra il Ministero delle Politiche agricole e i soggetti beneficiari) si fonda su un accordo di filiera sottoscritto tra i diversi soggetti della filiera agroalimentare e/o agroenergetica, operanti in un ambito territoriale multiregionale.
L’accordo di filiera individua il soggetto proponente, gli obiettivi, le azioni, incluso il programma, i tempi di realizzazione, i risultati e gli obblighi reciproci dei soggetti beneficiari. All’accordo di filiera possono partecipare sia soggetti beneficiari delle agevolazioni, impegnati direttamente nella realizzazione di specifici progetti, sia soggetti coinvolti indirettamente nel programma che contribuiscono al conseguimento degli obiettivi di filiera. In ogni caso, il contratto di filiera è sottoscritto dai soli soggetti facenti parte dell’accordo di filiera che sono beneficiari delle agevolazioni in quanto direttamente coinvolti nella realizzazione del programma.
Gli interventi ammissibili alle agevolazioni comprendono le seguenti tipologie in relazione al Soggetto beneficiario:
- a) per gli investimenti in attivi materiali e attivi immateriali nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria di cui alla tabella 1A dell’Allegato A al Decreto, le PMI e le grandi imprese;
- b) per gli investimenti per la trasformazione di prodotti agricoli e per la commercializzazione di prodotti agricoli di cui alla tabella 2A dell’Allegato A al Decreto, le PMI e le grandi imprese;
- c) per gli investimenti concernenti la trasformazione di prodotti agricoli in prodotti agroalimentari non compresi nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) di cui alla tabella 5A dell’Allegato A al Decreto, solo le PMI;
- d) per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità e misure promozionali a favore dei prodotti agricoli di cui alla tabella 3A dell’Allegato A al Decreto, le PMI e le grandi imprese;
- e) per l’organizzazione e partecipazione a concorsi, fiere o mostre di cui alla tabella 3A dell’Allegato A al Decreto, solo le PMI;
- f) per i progetti di ricerca e sviluppo nel settore agricolo di cui alla tabella 4A dell’Allegato A al Decreto, le PMI le grandi imprese, gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza;
- g) per la partecipazione alle fiere e per gli investimenti volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili effettuati da imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli di cui alla tabella 5A dell’Allegato A al Decreto, solo le PMI.
Beneficiari
Sono soggetti proponenti del contratto di filiera:
- a) le società cooperative agricole e loro consorzi, i consorzi di imprese, le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- b) le organizzazioni interprofessionali, riconosciute ai sensi della normativa vigente che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- c) gli enti pubblici;
- d) le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, società cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente;
- e) le associazioni temporanee di impresa tra i soggetti beneficiari, già costituite all’atto della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni;
- f) le reti di imprese che hanno già sottoscritto un contratto di rete al momento della presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.
Sono soggetti beneficiari delle agevolazioni del contratto di filiera le seguenti categorie di imprese:
- a) le imprese come definite dalla normativa vigente, anche in forma consortile, le società cooperative e loro consorzi, nonché le imprese organizzate in reti di imprese, che operano nel settore agricolo e agroalimentare;
- b) le organizzazioni di produttori agricoli e le associazioni di organizzazioni di produttori agricoli riconosciute ai sensi della normativa vigente;
- c) le società costituite tra soggetti che esercitano l’attività agricola e le imprese commerciali e/o industriali e/o addette alla distribuzione, purché almeno il 51% del capitale sociale sia posseduto da imprenditori agricoli, cooperative agricole e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente. Il capitale delle predette società può essere posseduto, in misura non superiore al 10%, anche da grandi imprese, agricole o commerciali;
- d) gli organismi di ricerca e di diffusione della conoscenza, come definiti dal regolamento (UE) n. 702/2014, iscritti all’Anagrafe nazionale delle ricerche, istituita presso il Ministero dell’università e della ricerca;
Budget e Incentivi
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni sono individuate:
- a) a valere sul Piano nazionale per gli investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza per le agevolazioni concesse nella forma del contributo in conto capitale;
- b) a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI) per le agevolazioni concesse nella forma del finanziamento agevolato;
- c) a valere su ulteriori successive disponibilità del Ministero, delle regioni e province autonome.
Le agevolazioni sono concesse nella forma del Contributo in conto capitale e/o del Finanziamento agevolato,
I Contributi in conto capitale sono differenziati, tenuto conto della localizzazione, della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa, come segue:
- Tabella 1A dell’Allegato A – Investimenti nella produzione agricola primaria:
- Interventi con spesa ammissibile da euro 100.000 a euro 5 milioni: fino al 50% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (40% per le grandi imprese) e fino al 40% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (30% per le grandi imprese);
- Interventi con spesa ammissibile superiore a 5 milioni di euro: fino al 45% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (35% per le grandi imprese) e fino al 35% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (30% per le grandi imprese);
- Tabella 2A dell’Allegato A – Trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 5 milioni: fino al 50% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (40% per le grandi imprese) e fino al 40% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (30% per le grandi imprese);
- Interventi con spesa ammissibile superiore a 5 milioni di euro: fino al 45% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (40% per le grandi imprese) e fino al 35% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (30% per le grandi imprese);
- Tabella 3A dell’Allegato A – Partecipazione dei produttori ai regimi di qualità e misure promozionali
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 5 milioni: fino al 100% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (90% per le grandi imprese) e fino al 80% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (70% per le grandi imprese);
- Tabella 4A dell’Allegato A – Aiuti alla ricerca e allo sviluppo nel settore agricolo
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 7,5 milioni: fino al 100% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (80% per le grandi imprese) e fino al 90% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (70% per le grandi imprese);
- Tabella 5A dell’Allegato A – Aiuti in esenzione
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 7,5 milioni: fino al 20% degli investimenti per le piccole imprese e fino al 10% per le medie imprese;
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 2 milioni: fino al 50% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (solo PMI) e fino al 40% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (solo PMI);
- Interventi con spesa ammissibile da euro 400.000 a euro 5milioni: fino al 45% degli investimenti ammissibili nelle regioni meno sviluppate e nelle regioni in transizione (solo PMI) e fino al 35% degli investimenti ammissibili nelle altre regioni (solo PMI).
Le agevolazioni nella forma del Finanziamento agevolato cui deve essere associato un Finanziamento bancario, secondo principi di adeguata ripartizione del rischio di credito, sono concesse alle imprese economicamente e finanziariamente sane e che siano in possesso di un adeguato merito di credito, secondo le valutazioni effettuate dalle Banche finanziatrici. Al riguardo si precisa che:
- a. nell’ambito del Finanziamento, la quota di Finanziamento bancario è fissata in misura non inferiore al 50%;
- b. le garanzie individuate ed acquisite dalla Banca finanziatrice assistono le due componenti di Finanziamento (Finanziamento bancario e Finanziamento agevolato) in misura direttamente proporzionale all’ammontare di ciascuno di essi;
- c. ai fini della concessione del Finanziamento è necessario che la Banca finanziatrice abbia svolto, con esito positivo, la valutazione del merito di credito del Soggetto beneficiario, per sé e per conto di CDP;
- d. il Finanziamento agevolato è concesso a un tasso di interesse dello 0,50%;
- e. la durata del Finanziamento ha un valore minimo di 4 anni e massimo di 15 anni, comprensivo di un periodo di preammortamento commisurato alla durata in anni interi del Progetto e, comunque, non superiore a 4 anni decorrenti dalla data di stipula del contratto di Finanziamento.
Possono essere ammessi alle agevolazioni i contratti di filiera che prevedono programmi con un ammontare delle spese ammissibili compreso tra 4 milioni e 50 milioni di euro.
L’importo del Progetto per singolo Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 400.000 euro. Per investimenti effettuati da PMI esclusivamente in tabella 1A dell’Allegato A al Decreto, l’importo del Progetto per Soggetto beneficiario è fissato a un valore minimo della spesa ammissibile di 100.000 euro.
L’ammontare complessivo del contributo in conto capitale, del finanziamento agevolato e dell'eventuale finanziamento bancario non può superare l’importo delle spese ammissibili e le agevolazioni concesse devono comunque rispettare i limiti di intensità massime di aiuto previsti in relazione alle regioni di intervento.
Tempi e scadenze
Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate entro 90 giorni calcolati a partire dal 23 maggio 2022, quindi entro il 20 agosto 2022 o, se successiva, dalla operatività della piattaforma informatica web messa a disposizione dall’Amministrazione.
Il Ministero provvede a trasmettere la domanda di accesso alle agevolazioni alle regioni o alle province autonome dove sono localizzati i progetti, al fine di acquisire il parere di competenza in merito alla compatibilità degli interventi proposti con la programmazione regionale e l’eventuale disponibilità al cofinanziamento, nella forma di contributo in conto capitale, indicando l’ammontare massimo e le fonti di copertura. Se le regioni o province autonome non trasmettono entro il termine di trenta giorni le proprie osservazioni ed il proprio parere di coerenza con la programmazione regionale, quest’ultimo si considera come accolto.
Concluse le attività di valutazione, il Ministero procede alla pubblicazione della graduatoria sulla base dei punteggi conseguiti. La proposta definitiva di contratto di filiera è presentata dal soggetto proponente al Ministero e, nel caso di cofinanziamento regionale, alle regioni o province autonome interessate entro il termine di novanta giorni dalla pubblicazione della graduatoria.
Per le proposte definitive per le quali l’attività istruttoria dei progetti si conclude con esito positivo, il Ministero approva la proposta definitiva di contratto di filiera e trasmette le risultanze entro dieci giorni lavorativi ai soggetti proponenti, alle regioni/province autonome interessate, se del caso alle banche finanziatrici, al soggetto istruttore, specificando, per ciascuno dei progetti, l’ammontare delle spese ammesse e le relative agevolazioni.
Decreto del 22 dicembre 2021 – Gazzetta ufficiale del 14 marzo 2022
Ministero delle Politiche agricole