Avviso pubblico per la presentazione di proposte di intervento per il restauro e la valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3), Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.2: “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” finanziato dall’Unione europea NextGenerationEU.
In coerenza con gli obiettivi dell’Investimento 2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale”, l'avviso mira a dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale, in linea con gli obiettivi di tutela del patrimonio culturale e degli elementi caratteristici dei paesaggi rurali storici e di sostegno ai processi di sviluppo locale.
L’investimento 2.2 “Protezione e valorizzazione dell’architettura e del paesaggio rurale” è finalizzato alla realizzazione di un’azione sistematica di conoscenza, tutela e valorizzazione di edifici storici rurali e del paesaggio rurale, attraverso il perseguimento dei seguenti principali obiettivi:
L’Avviso è volto a sostenere progetti di restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale di proprietà di soggetti privati e del terzo settore, o a vario titolo da questi detenuti, per garantire che tale patrimonio sia preservato e messo a disposizione del pubblico.
Possono presentare domanda di finanziamento persone fisiche e soggetti privati profit e non profit, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, enti del terzo settore e altre associazioni, fondazioni, cooperative, imprese in forma individuale o societaria, che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.
I soggetti beneficiari dovranno dimostrare di essere proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo degli immobili ove intendono realizzare gli interventi, in data antecedente al 31 dicembre 2020, nonché di impegnarsi a condurre l’attività oggetto dell’intervento per una durata residua, a decorrere dalla conclusione amministrativa e contabile dell’operazione finanziata, pari ad almeno 5 anni.
Gli interventi proposti dovranno essere idonei a generare un tangibile miglioramento delle condizioni di conservazione, nonché produrre un positivo impatto in termini di valorizzazione di specifiche tipologie di edifici appartenenti al patrimonio edilizio rurale e/o di spazi aperti di pertinenza degli insediamenti rurali e di aree produttive agro−silvo−pastorali che si caratterizzano come componenti tipiche dei paesaggi rurali tradizionali.
I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali:
L’intervento dovrà essere avviato, mediante le necessarie comunicazioni relative all’inizio dei lavori entro il 30 giugno 2023 e concluso entro il 31 dicembre 2025 con attestato da certificato di regolare esecuzione, ovvero collaudo.
Le risorse a disposizione ammontano a euro 72.414.155,23. Il numero minimo di interventi finanziabili è pari a 483.
Il contributo è concesso, da un minimo di 30.000 euro fino ad un massimo di 150.000 euro come forma di cofinanziamento per un’aliquota del 80%. Il contributo è portato al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale, fermo restando la soglia massima di 150.000 euro.
Nel caso in cui non vi fossero risorse sufficienti per finanziare interamente l’ultimo progetto utile in graduatoria, la Regione dovrà richiedere al soggetto proponente di rimodulare i costi, adeguandosi alle effettive disponibilità finanziarie
Le domande e la relativa modulistica devono essere presentate a partire dalle ore 9:00 del 26 aprile 2022 ed entro le ore 16:59 del 20 maggio 2022.
La procedura di selezione delle operazioni è “a sportello”, dunque l’ordine temporale di arrivo determinerà l’ordine di esame e di valutazione delle domande, con cui la Commissione procederà fino ad esaurimento delle risorse.