Per definire i prezzi le aziende si limitano in genere ad applicare le formule abituali, oppure imitano la concorrenza o aggiungono semplicemente un margine prefissato ai costi, o agiscono d’impulso, rinunciando così spesso a una parte di reddito potenzialmente raggiungibile.
Dopo anni di attenta e costante riduzione dei costi, in quest’area non vi sono più molti spazi per trovare grandi miglioramenti di redditività e quindi oggi aumenta l’attenzione verso gli spazi sinora poco utilizzati di miglioramento nella definizione dei prezzi. Occorre quindi valutare il valore offerto al Cliente e determinare le strategie di prezzo per progredire nella struttura dell’offerta, nei nuovi prodotti, nella scala sconti e nel posizionamento sul mercato. Si possono utilizzare vari strumenti e tecniche quali bundling, unbundling, prezzi non lineari etc., adeguando le strategie di prezzi alle reazioni della concorrenza e alle esigenze dei mercati nazionali ed esteri. In conclusione si verifica con vari esempi che anche limitate modifiche nella politica dei prezzi possono fornire notevoli miglioramenti nei risultati aziendali.