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2020

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SIMMY FESTEGGIA I 50 ANNI CON UNA DONAZIONE DEL 49% DELLE QUOTE DA PARTE DEL PRESIDENTE GIORGIO BONA A SEI DIPENDENTI

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Simmy srl, impresa di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, festeggia il 50° anniversario di fondazione con una novità significativa: la donazione dal parte del Presidente Giorgio Bona del 49% delle quote della società a sei dipendenti che in questi anni hanno condiviso più da vicino le sorti dell’azienda. L’annuncio è stato dato durante la festa, organizzata a metà dicembre per tutti i 54 dipendenti all’Hotel Parigi di Milano.

L’azienda, che da anni ha sviluppato importanti partnership con diverse maison del lusso internazionale, evolvendosi nel tempo dalla realizzazione di capispalla al total look, è stata fondata nel 1970 dal papà Plinio Bona, a cui il figlio Giorgio è subentrato a 28 anni, dopo la sua scomparsa. La sede aziendale, recentemente ristrutturata, copre circa 3200 mq su due livelli e ospita la produzione a ciclo completo, dalla modellistica allo sviluppo prodotto.

Da oltre 20 anni la società partecipa alla produzione di tutte le linee di Ralph Lauren; Simmy vanta inoltre prestigiose partnership anche con i colossi del lusso Kering e Lvmh così come con lo storico brand anglosassone Vivienne Westwood, partendo dalla progettazione e sviluppando prototipi, capi sfilata, campionario e produzione, grazie anche a laboratori esterni selezionati made in Italy. Tutto all’insegna della più alta qualità di manifattura e materiali.

Simmy srl ha chiuso il bilancio 2019 con 8,5 milioni di fatturato e una crescita del 12 per cento rispetto al 2018. Sessantamila i capi prodotti all’anno e 15 laboratori attivi, tutti in Italia.

«Abbiamo investito molto in tecnologia – commenta Giorgio Bona - ma il cuore dell’azienda è nell’abilità e nella creatività dei miei dipendenti. Con questa operazione voglio dare la possibilità alle persone che si sono molto impegnate in questi anni di crescere e di garantire un futuro all’azienda». Giorgio Bona rimarrà comunque per ora saldamente al timone, anche per favorire la progressiva crescita del management.

A cura dell'Area Comunicazione e Media