02
nov
2022
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GLI INVESTIMENTI PER LA TRANSIZIONE ENERGETICA NEL PNRR
Il nuovo appuntamento di Confindustria Bergamo con le opportunità del PNRR è dedicato a un tema di grande attualità, la transizione energetica, uno dei pilastri del piano europeo per la ripresa Next Generation EU e, insieme a digitalizzazione e inclusione sociale, rappresenta anche uno degli assi portanti del PNRR italiano.
Gli obiettivi finali che il Piano nazionale di ripresa e resilienza si pone sono tanto ambiziosi quanto fondamentali: realizzare la transizione green del Paese favorendo la diffusione di fonti di energia rinnovabile, l’economia circolare e lo sviluppo sostenibile. Si tratta di questioni che già nel pieno della pandemia la Commissione europea aveva indicato come temi chiave da affrontare, in linea con gli obiettivi UE in materia di energia e clima. Obiettivi che si rivelano decisivi ancora di più ora, nel pieno di una crisi energetica che ha portato prepotentemente alla ribalta il ruolo chiave della transizione green per rendere il Vecchio Continente autonomo sotto il profilo energetico.
In linea con quanto previsto da Next Generation EU, il Recovery italiano prevede non a caso che il 37% dei finanziamenti europei vadano a progetti green. Nel dettaglio, per la rivoluzione verde e la transizione ecologica il PNRR mettere a disposizione 59,47 miliardi.
Gli investimenti PNRR per la transizione energetica
La portata delle risorse per la green transition è tale da prevedere un vasto ventaglio di investimenti programmati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Alcuni sono già stati realizzati, altri sono in corso d’opera. Molti riguardano da vicino il settore energy.
Tra i bandi pubblicati nel corso dell’estate (che si sono chiusi a inizio ottobre) figurano i due dedicati alla rete elettrica: 500 milioni per migliorare la resilienza della rete e oltre 3 miliardi e mezzo per le smart grid.
Grande attenzione nel PNRR viene riservata all’idrogeno. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza stanzia più di 3 miliardi per gli interventi diretti a promuovere la produzione, la distribuzione e gli usi finali dell'idrogeno. Si va dalla creazione di hydrogen valleys in aree dismesse al sostegno alle attività di ricerca e sviluppo per migliorare la conoscenza delle tecnologie legate al vettore energetico. Per saperne di più consultare l’approfondimento sull’idrogeno nel PNRR, disponibile al seguente link:
Le energie rinnovabili sono al centro anche di misure di incentivo alle imprese attivate con fondi PNRR. Per sostenere i progetti di investimento sulle rinnovabili, le batterie e la mobilità sostenibile, infatti, nel corso del mese di aprile si sono aperti due bandi per un valore complessivo di quasi 1 miliardo e mezzo di euro.
In entrambi i casi il regime di aiuto scelto è quello dei contratti di sviluppo, uno strumento utilizzato per sostenere gli investimenti di grandi dimensioni in settori chiave - come l’energia e la mobilità - che prevede un mix di agevolazioni che vanno dal fondo perduto al finanziamento agevolato.
Nel dettaglio, 1 miliardo è stato messo a disposizione nel periodo compreso tra aprile e luglio con il primo bando per agevolare gli investimenti delle imprese nel fotovoltaico, eolico e nelle batterie. Non è però da escludere una riapertura del bando. Nel rapporto di ottobre 2022 sullo stato di attuazione degli interventi PNRR del Ministero dello Sviluppo Economico, che gestisce la misura, si legge infatti: “Dato che le richieste di agevolazione pervenute alla chiusura dello sportello non raggiungono il 100% delle risorse allocate, è probabile una seconda fase di apertura degli sportelli per la presentazione delle domande di agevolazione”.
L’altra misura PNRR a valere sui contratti di sviluppo, da 300 milioni, sostiene lo sviluppo di una filiera nazionale degli autobus elettrici. A disposizione ci sono 300 milioni di euro di cui 80 milioni per i progetti di importo compreso tra 1 e 20 milioni.
Lo sportello per la presentazione di grandi progetti d’investimento (da almeno 20 milioni di euro) si è aperto il 26 aprile; il regime di aiuto complementare per gli investimenti di minori dimensioni è attivo dal 25 luglio. Gli sportelli dovrebbero essere ancora aperti, è stata però inviata al MISE una richiesta di conferma in questo senso.
Anticipazioni sui prossimi bandi
Ai bandi già pubblicati per il settore energia se ne aggiungeranno altri nei prossimi mesi. Grande spazio sarà dato alle energie rinnovabili, a partire dall’investimento sugli impianti offshore.
Sul piatto il PNRR mette 675 milioni di euro per realizzare impianti rinnovabili innovativi e “off-shore”, installati cioè a diverse miglia dalla costa, che permettono di produrre energia pulita grazie a tecnologie particolarmente innovative o sperimentali, come i sistemi che sfruttano le correnti e il moto ondoso. Il focus del bando sarà in particolare su due tipi di impianti:
- quelli eolici e fotovoltaici galleggianti, uniti a sistemi di stoccaggio dell'energia;
- gli impianti integrati in combinazione con eolico offshore galleggiante, fotovoltaico galleggiante, impianti che sfruttano l’energia del mare.
L’obiettivo finale è realizzare, grazie a investitori nazionali ed esteri, impianti di capacità pari a 200 MW in grado di produrre circa 480 GWh all'anno.
Rinnovabili protagoniste anche di un altro bando, da 2,2 miliardi di euro, per sostenere le comunità energetiche, vale a dire le associazioni tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni o PMI che si dotano di uno o più impianti condivisi per la produzione e l’autoconsumo di energia elettrica da fonti rinnovabili.
L’obiettivo indicato nel PNRR consiste nell’installare circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica in configurazione distribuita da parte di Comunità energetiche rinnovabili e di autoconsumatori di energie rinnovabili che agiscono congiuntamente.
Il target dell’investimento PNRR sono le Pubbliche Amministrazioni, le famiglie e le microimprese dei Comuni con meno di 5.000 abitanti, quelli cioè più a rischio di spopolamento.
A metà strada tra rinnovabili e agricoltura si pone un altro bando di prossima pubblicazione, quello dedicato all’agrivoltaico. In ballo in questo caso c’è 1 miliardo di euro per avvicinare le aziende agricole a soluzioni che prevedano l'installazione di pannelli fotovoltaici riducendo così i costi di approvvigionamento energetico del settore agricolo. I fondi PNRR serviranno a installare 1,04 GW da impianti agro-voltaici, pari a 1.300 GWh annui. Il bando sarà rivolto alle imprese agricole o alle associazioni temporanee di imprese, purché all’interno ci sia almeno un’azienda agricola.
Dalle rinnovabili arriviamo infine alle auto elettriche. Il focus del bando che dovrebbe vedere la luce entro fine anno sono le colonnine di ricarica dei veicoli elettrici. L’avviso potrà contare su un budget di poco inferiore ai 750 milioni di euro. Fondi che serviranno a realizzare entro il 2026 oltre 20 mila punti di ricarica rapida sulle superstrade e nei centri urbani. L’avviso sarà rivolto a chi ha in gestione almeno 50 stazioni di ricarica operative da più di 1 anno, inclusi i raggruppamenti di imprese.