24

set

2024

News - IMPRENDITORE - MANAGER - OPERATORE

PIÙ DONNE E GIOVANI NELLE AZIENDE: INTESA TRA CONFINDUSTRIA BERGAMO E CISL, CGIL E UIL A SOSTEGNO DEL LAVORO

DIREZIONE, ESG, FISCO E DIRITTO D'IMPRESA, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E ORGANIZZATIVA, LAVORO E PREVIDENZA, TERRITORIO

Un percorso condiviso per agevolare l’occupazione delle donne e dei giovani con misure che ne favoriscano l’ingresso e la permanenza nel sistema imprese, stimolando una maggiore flessibilità organizzativa, l’adozione di adeguate misure per conciliare vita professionale ed esigenze familiari, un rinnovato supporto a favore della crescita professionale.

Sono alcuni degli obiettivi delle Linee Guida approvate oggi da Confindustria Bergamo e dalle segreterie provinciali CISL, CGIL e UIL: 50 formule che si intende diffondere nelle imprese del territorio per accrescerne il potenziale di attrattività. L’aspirazione è che diventino il riferimento per soluzioni operative aziendali, da sviluppare nei confronti sindacali dedicati a queste tematiche, ferma restando l’autonomia delle parti e compatibilmente con le singole organizzazioni aziendali.

Il documento, preparato da un Gruppo Tecnico paritetico incaricato da Confindustria Bergamo e dalle Segreterie confederali di CISL, CGIL e UIL di Bergamo, ha preso spunto dalla contrattazione aziendale diffusa nel territorio, dall’esito di focus group dedicati e da analisi sviluppate dall’Associazione ADAPT e dall’Università degli Studi di Bergamo sulle dinamiche occupazionali relative a giovani e donne. Il contesto provinciale, come è noto, è caratterizzato da una elevata occupazione, ma è interessato dalle dinamiche demografiche in atto, con progressiva diminuzione di nuove leve che si affacciano sul mondo del lavoro,  ed evidenzia una particolare criticità per la bassa componente femminile attiva.

Su questi temi i firmatari delle Linee Guida hanno anche organizzato un confronto pubblico, il 16 ottobre alle ore 14,30 al Kilometro Rosso, alla presenza di istituzioni, sindacati ed esperti, per mettere a punto un programma comune di interventi.

Venendo al documento, le 50 formule puntano a combinare un adeguato supporto alle dinamiche produttive con la tutela e la crescita professionale delle risorse umane. L’auspicio condiviso è che possano aiutare a realizzare un equilibrio tra le esigenze delle imprese e le aspettative dei lavoratori, favorendo l’attrattività dei luoghi di lavoro e la permanenza delle donne e dei giovani, le prime spesso scoraggiate dalle difficoltà di conciliare vita professionale e vita privata, i secondi portatori di aspirazioni non sempre comprese.  

Nove le tematiche affrontate: le compatibilità orarie, i percorsi di crescita professionale, il lavoro di gruppo, le esigenze di cura, il rientro post maternità, le riduzioni di orario per necessità famigliari e di studio, la meritocrazia, l’affiancamento, la personalizzazione del rapporto di lavoro.  

Tra le formule condivise, la valorizzazione di orari elastici e riposi compensativi, la possibilità di conversione di premialità in riduzioni di orario e un utilizzo mirato e non rigido del part time. 

Si propongono inoltre, flessibilità orarie, riduzioni di orario adattabili, percorsi di progressione e di crescita professionale, anche con modalità innovative come la variazione programmata di mansioni e livelli e le sperimentazioni nell’inquadramento. Un’attenzione particolare è riservata all’incentivazione del lavoro di gruppo. 

Si punta anche a favorire la trasmissione di competenze dei lavoratori anziani ai lavoratori giovani con formule come il tutoraggio diretto e continuativo del personale in formazione e la proposta di specifiche premialità correlate all’esito dei percorsi formativi. 

Giovanna Ricuperati, Presidente Confindustria Bergamo

“La forza e la ricchezza del nostro manifatturiero sono determinate in buona parte dalle persone. E’ quindi fondamentale operare affinché le imprese risultino attrattive, dando una particolare attenzione ai giovani che, anche a causa delle dinamiche demografiche in atto, stanno diventando sempre più preziosi. Una riflessione aggiuntiva deve inoltre essere dedicata alla componente femminile, che incontra ancora oggi grande difficoltà nel conciliare la vita professionale con la vita privata, rischiando l’esclusione dal mercato del lavoro. Le Linee Guida, che prendono spunto dalle esperienze più avanzate del territorio, pongono le basi per un ulteriore miglioramento nei luoghi di lavoro, ma è necessario, e stiamo lavorando per questo, un approccio più complessivo e coeso, con il coinvolgimento attivo delle istituzioni”.

Francesco Corna, Segretario generale Cisl Bergamo

Abbiamo ritenuto utile approfondire le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori, unitamente a quelle delle aziende, in particolare quelle riguardanti giovani e donne i quali risultano avere maggiori difficoltà ad accedere al lavoro e a nostro avviso non sono efficacemente valorizzati. Abbiamo deciso di partire da un approfondimento che mettesse in evidenza tali di difficoltà, utilizzando sia un approccio quantitativo che qualitativo, con un'indagine che ha visto anche un approccio sociologico. Riteniamo che il metodo dell'analisi e della ricerca di soluzioni condivise sia una modalità efficace per affrontare le problematiche e le opportunità del mondo del lavoro, come territorio di Bergamo abbiamo una tradizione di innovazione contrattuale condivisa e anche in questa occasione abbiamo voluto affrontare concretamente le questioni, predisponendo delle linee guida da mettere a disposizione per la contrattazione aziendale e territoriale futura”.

Pasquale Papaianni, Coordinatore Confederale Territoriale Uil Bergamo
“La UIL Bergamo è soddisfatta per la proficua interlocuzione che ha consentito lungo tutto il periodo di mettere a fuoco le varie problematiche del mondo del lavoro all’interno della cornice orobica. I temi riguardanti, il benessere del lavoratore, il favorire l’inserimento integrale delle donne all’interno del tessuto produttivo e lavorativo, lo stimolare l’attuazione di iniziative aziendali finalizzate a svolgere anche un ruolo di riferimento identitario e sociale per i lavoratori e le lavoratrici, il tutto in una società liquida quale quella attuale, appaiono elementi necessari per stimolare la politica regionale e nazionale in merito alla necessità di porre in essere interventi finalizzati all’implementazione e attuazione di politiche al passo con i tempi-  Tale risultato, appare percorribile anche grazie al ruolo che le Organizzazioni Sindacali possono esercitare attraverso l’istituto della contrattazione aziendale, quale strumento centrale e identitario per l’attuazione delle politiche a favore delle classi lavoratrici, così come sancito dalla nostra carta costituzionale”.

Marco Toscano, Segretario generale Cgil Bergamo

“Quello che presentiamo è il frutto di un confronto che si è protratto per poco più di un anno. Al centro i temi del lavoro femminile e giovanile, con le linee guida e le cinquanta proposte che i nostri delegati e le aziende avranno a disposizione in fase di contrattazione per migliorare le condizioni che consentono la permanenza in azienda e per prevenire il fatto che esigenze personali di studio e di crescita professionale come anche i delicati impegni di cura famigliare non si traducano in una fuga verso un altro posto di lavoro o comunque in dimissioni. Come emerso dalla fase di indagine, occorre prendere coscienza della necessità espressa dai lavoratori di poter avere più tempo per sé, per la propria famiglia, ma anche per il miglioramento professionale. Per non farsi sorprendere dall’incremento di casi di dimissioni, le aziende potranno meglio strutturare l’organizzazione del lavoro con azioni preventive. Ora l’impegno è quello di far conoscere ai nostri delegati i contenuti del testo. A loro spetterà valutare in che misura metterli in pratica, nella determinante fase della contrattazione”.