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2024
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CONGIUNTURA FLASH DICEMBRE 2024 - CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA
Per info
Longhi Massimo
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Frecassetti Pietro
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Mercoledì 11 Dicembre 2024 il Centro Studi Confindustria ha pubblicato il nuovo numero di "Congiuntura Flash" dal titolo "Economia italiana in rallentamento e industria in crisi. Non basta la discesa dei tassi".
Dopo lo stop nel 3° trimestre, si confermo incerto l'andamento del PIL nel quarto: da un lato la fiducia è bassa, l'industria e l'export sono deboli e l'Eurozona è fiacca; dall'altra crescono turismo e servizi e prosegue il taglio dei tassi legato al calo dell'inflazione.
Dal lato dell'offerta, l'industria è in crisi (-3,6% il dato tendenziale della produzione a Ottobre), trainata al ribasso dal comparto automotive (-34,5%). Le aspettative, misurate dall'indice PMI, si conferma al di sotto della soglia di espansione (44,5). L’export italiano di beni, dopo tre cali trimestrali consecutivi (-0,2% in volume nel 3°), resta debole nel 4°. Le vendite extra-UE sono diminuite in ottobre (-3,5% in valore), per la frenata del mercato USA e la caduta dell’export verso la Cina (-21,3% annuo nei primi dieci mesi).
Il driver dei servizi resta il turismo di stranieri, che continua l'espansione (+6,9% annuo la spesa a settembre, il valore massimo mai registrato). Il fatturato dei servizi di alloggio va meglio del totale dei servizi: già record nel 2023, quest’anno continua a crescere (+3,9% nel 2024 a prezzi correnti la variazione acquisita a settembre, contro un +0,6% del totale servizi).
A novembre l’inflazione in Italia è risalita a +1,4% annuo, più vicina alla misura core (+1,9%), dato che i prezzi dell’energia si riducono meno (-5,5%). Traiettorie simili nell’Eurozona, ma su valori sopra la soglia BCE: totale al +2,3%, poco sotto la core (+2,7%).
La produzione industriale USA apre in calo anche il 4° trimestre (-0,3% a ottobre) e gli indicatori congiunturali segnalano un’ulteriore debolezza a novembre; a buona dinamica degli occupati (+227 mila unità) continua ad alimentare i consumi, che si confermano il motore dell’economia USA in questa fase: +0,4% le vendite al dettaglio in ottobre.
Infine, a novembre accelera la produzione industriale cinese, trainata dai nuovi ordini (che segnano la crescita più elevata degli ultimi tre anni e mezzo) e dalla ricostituzione delle scorte, a testimonianza di un’accresciuta fiducia sulle prospettive.