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27

nov

2023

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I NUOVI BANDI PNRR PER LA FILIERA DELL’IDROGENO RINNOVABILE

AMBIENTE, CREDITO, FINANZA E CONFIDI, DIREZIONE, ENERGIA, ESG, INNOVAZIONE TECNOLOGICA E ORGANIZZATIVA, PNRR

Gli investimenti nell'idrogeno rinnovabile sono in rapida crescita a livello globale e sono destinati ad accelerare in futuro. La Commissione Europea con il piano REPowerEU ha definito un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile prodotto internamente e altrettanto importato entro il 2030. L’idrogeno è una pedina chiave del PNRR italiano e può contare su risorse per circa 3 miliardi di euro. Fondi, quelli programmati nell’ambito del Recovery Plan italiano, che sostengono gli investimenti nelle diverse fasi di vita del vettore energetico, dalla ricerca all’applicazione dell’idrogeno nell'industria hard-to-abate, passando per la creazione di hydrogen valleys in aree industriali dismesse.

Allo sviluppo dell’idrogeno per accelerare la transizione energetica sono dedicati anche i due nuovi bandi del Ministero dell’Ambiente e del Made in Italy, in partenza a fine novembre e a dicembre, che riguardano gli investimenti nella filiera dei componenti per la produzione di idrogeno rinnovabile e il finanziamento di progetti diretti a creare stabilimenti per la produzione di elettrolizzatori.

Le risorse dei due bandi fanno capo all'Investimento 5.2 «Idrogeno» della Missione 2 «Rivoluzione verde e transizione ecologica», Componente 2 «Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile» del PNRR, che vale complessivamente 450 milioni di euro.

Di questi fondi, 250 milioni sostengono la realizzazione degli Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI) nell’ambito dell’intervento strategico «Tecnologie e sistemi ad idrogeno» e sono stati destinati al finanziamento dei progetti “Turnkey electrochemical plants for H2 production” di Ansaldo Energia S.p.A e “Gigafactory” di De Nora Italy Hydrogen Technologies S.r.l..

I restanti 200 milioni sono equamente ripartiti tra i due nuovi bandi, uno relativo alla Linea B “Elettrolizzatori”, che incentiva la realizzazione di stabilimenti per la produzione di elettrolizzatori ulteriori rispetto a quelli a valere sul Fondo IPCEI, per arrivare in totale a una capacità produttiva di 1 GW/anno al 2026, e uno in attuazione della Linea C “Filiera idrogeno", che finanzia programmi di investimento finalizzati allo sviluppo della filiera produttiva degli elettrolizzatori e/o delle relative componenti.

E' questo il primo dei due avvisi a partire, con i termini di presentazione delle domande che vanno dal 29 novembre al 12 gennaio 2024. I 100 milioni del PNRR sono destinati alle imprese di tutte le dimensioni che intendono realizzare investimenti produttivi relativi alla creazione di una nuova unità produttiva o all’ampliamento della capacità, la riconversione e la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente.
Il focus è sullo sviluppo della filiera produttiva dell’idrogeno. Possono quindi accedere ai fondi PNRR i progetti di investimento produttivo riguardanti:

  • impianti di compressione, stoccaggio e purificazione dell’idrogeno;
  • elettronica di potenza e sistemi di interfaccia tra elettrolizzatore e impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili;
  • componenti degli elettrolizzatori quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, elettrodi, diaframmi, membrane, piastre e altri componenti dello stack e/o delle celle.

Agli investimenti produttivi, inoltre, possono essere agganciati progetti di ricerca industriale e/o sviluppo sperimentale e attività volte alla formazione del personale, purché siano strettamente connessi e funzionali all’investimento ed entro i limiti, rispettivamente, del 25% del costo dell'investimento produttivo per le attività di R&S e del 5% per la formazione del personale.

Le agevolazioni sono concesse in forma di contributo in conto impianti per quanto riguarda gli investimenti produttivi e di contributo alla spesa per le attività di ricerca e sviluppo e di formazione, entro i limiti del regolamento GBER. Almeno il 40% delle risorse complessive è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Gli altri 100 milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica puntano il radar sugli elettrolizzatori, i dispositivi in grado di produrre idrogeno dall'acqua senza emissioni di Co2 se alimentati con elettricità prodotta da fonti rinnovabili.  L'apertura del bando è prevista l'11 dicembre 2023, con scadenza al 26 gennaio 2024.

Anche in questo caso almeno il 40% dei fondi disponibili va a finanziare progetti da realizzare nelle Regioni del Mezzogiorno e le agevolazioni sono rivolte alle imprese di tutte le dimensioni. I programmi di investimento produttivo agevolabili possono riguardare:

  • la creazione di una nuova unità produttiva;
  • l’ampliamento della capacità di un’unità produttiva esistente;
  • la riconversione di un’unità produttiva esistente, intesa quale diversificazione della produzione per ottenere prodotti che non rientrano nella stessa classe (codice numerico a quattro cifre) della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 dei prodotti fabbricati in precedenza.

 Le agevolazioni PNRR sono concesse in forma di contributo in conto impianti, con intensità che variano in base alla localizzazione dell'investimento:

  • 35% dei costi ammissibili per i programmi di investimento produttivo realizzati nelle zone a) del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFEU), come individuate dalla Carta degli aiuti di Stato a finalità regionale per l’Italia relativa al periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2027,
  • 20% per quelli realizzati nelle zone c) della Carta degli aiuti,
  • 15% nelle restanti zone del territorio nazionale.

Il bando prevede inoltre delle maggiorazioni del 10% per le medie imprese e di 20 punti percentuali per le piccole imprese, incluse le microimprese.