Stefano Cofini, responsabile Ufficio Studi di Confindustria Bergamo: "La cautela è d'obbligo, perché sino alla fine dello scorso anno i dati bergamasche sull'export erano di crescita. E comunque vero che ora c'è un rallentamento del commercio mondiale: il Wto ha corretto le previsioni di crescita dal 4,4% al 2,8% nel 2016. Di conseguenza, le stime sull'export per l'Italia (+3,3%) e per i Paesi Ocse (+4,1%) devono essere abbassate".
"Prevediamo una flessione più contenuta, dell'ordine di circa il 2%, per l'export nei Paesi extra Ue, in particolare in Russia. Conforta però il fatto che l'export Ue sia stabile".