Giancarlo Losma, presidente della Piccola Industria di Confindustria Bergamo - L'Eco di Bergamo: "Il miglioramento lo sentiamo nelle nostre imprese prima ancora che nelle previsioni di crescita degli economisti. Il primo trimestre è andato bene e, nella mia azienda, l'incremento delle vendite in Italia è stato superiore a quello verso l'estero, pure in crescita. Ma una ripresa la stanno registrando in tanti con qualche segnale positivo anche per l'occupazione".

"Per le Pmi del futuro è necessario proiettarsi verso una crescita culturale ancora prima che dimensionale. Significa immaginare un approccio diverso: superare anche la coincidenza dell'impresa con l'imprenditore e la sua famiglia e andare oltre il timore della delega e della condivisione, affidando l'impresa anche a chi proviene dall'esterno per ricevere nuove energie ed esperienze".

"Essere piccoli significa avere la giusta flessibilità e l'apertura al cambiamento che spesso le grandi aziende pongono in essere con maggiore lentezza. Velocità e reattività devono essere le nostre parole d'ordine, ma in un'ottica di forte condivisione: dobbiamo preparare il nostro futuro, ma non da soli".

"Dall'indagine Ocse sono emerse alcune raccomandazioni, con particolare riferimento alle Pmi: migliorare le competenze dei lavoratori; liberare il potenziale d'innovazione; aumentare la competitività puntando sulle fasi dove si crea maggiore valore".