Ercole Galizzi, presidente di Confindustria Bergamo - L'Eco di Bergamo: "Condivido la lettura del vescovo sui costi elevati che la crisi ha portato, anche se a Bergamo sono stati di gran lunga inferiori ad altre situazioni del Paese, grazie alle eccellenze produttive, alla tenacia e alla capacità imprenditoriale bergamasca, capace di tenere duro, rinnovarsi e rigenerarsi: chi ce l’ha fatta è uscito rafforzato e con prospettive di crescita".

"La capacità lavorativa tipica dei bergamaschi ha contribuito molto alla tenuta del sistema, permettendo al territorio di superare la fase più difficile e garantendo la coesione sociale".

"Il contesto complessivo è cambiato, il mondo economico, con la globalizzazione e la digitalizzazione, va a velocità e ha modalità diverse rispetto al mondo precrisi di dieci anni fa".

"Se la comunità bergamasca è un’isola felice, lo è in un mare in tempesta, e ne subisce anche le onde".

"Va riconosciuta un’eccellenza non solo imprenditoriale, ma anche nel volontariato, nell’università, negli amministratori responsabili".

"La cabina di regia Ocse cercherà di fare il massimo perché in questo momento il nostro territorio possa cogliere le opportunità maggiori anziché pagare il prezzo minore".