Ercole Galizzi, presidente di Confindustria Bergamo - L'Eco di Bergamo: "Il presidente designato dovrebbe tener conto del fatto che esiste una parte significativa della base associativa che ha manifestato un desiderio di cambiamento e di discontinuità su alcuni temi".
"Si potrebbe aprire una spaccatura. Staremo a vedere. Ora ci sono due passaggi importanti: il 28 aprile la presentazione della squadra in consiglio generale e il 25 maggio il passaggio assembleare: due momenti di verifica e lì capiremo se il presidente designato avrà tenuto conto anche delle aspettative dell'altra metà di Confindustria oppure no. Potrebbero essere due passaggi non indolori. Se, in ipotesi, la squadra di Boccia non dovesse incontrare il consenso della maggioranza più uno del consiglio generale sarebbe una sconfessione non solo della squadra ma anche del presidente designato".
"La maggioranza espressa ieri in consiglio generale non è esattamente sovrapponibile a quella dell'assemblea, c'è questa discrasia. Ma un ribaltone non è nella storia di Confindustria".
Mario Mazzoleni, componente del Comitato etico di Confindustria - L'Eco di Bergamo: "È andata male, inutile girarci attorno ed è la seconda volta per Bergamo, quattro anni fa con Bombassei e ora con Vacchi. Purtroppo abbiamo ripetuto gli stessi errori dell'esperienza di allora, che non ci ha insegnato nulla".
"Sapevo che il sistema che esprime Boccia è molto forte all'interno di Confindustria. Parlo dell'improprio ruolo dei past president (non tutti per fortuna) e della stessa struttura. Ha vinto l'apparato. Solo una sottovalutazione di questo apparato poteva far sorgere eccessive speranze".
"A sceglierlo deve essere l'assemblea, che per statuto ha un ruolo sovrano. Seconda modifica: i past president non devono più avere diritto di voto. Ma una riforma taglierebbe l'erba sotto i piedi ai giochini".
"Confindustria aveva bisogno del nuovo ma questo è tutto eccetto che il nuovo: Boccia è un'egregia persona che ha indubbie capacità, ma è all'interno di un sistema che si sta perpetuando da 20 anni. Come fa ad essere un innovatore?"
"Un ribaltone non è mai successo. Del resto, se dovesse accadere un fatto del genere sarebbe devastante in termini di immagine per l'associazione. Anche la persona più contraria ci penserebbe due volte prima di farlo, e non credo che nessuno di noi voglia il male di Confindustria".
Matteo Zanetti, vice-presidente di Confindustria Bergamo - L'Eco di Bergamo: "La differenza tra i due candidati è stata davvero minima, praticamente 5 persone che hanno spostato il baricentro da una parte piuttosto che dall'altra; credo che Boccia, che conosco da 25 anni e considero persona estremamente capace, saprà, da persona intelligente qual è, che l'unità è un valore e saprà cogliere gli elementi di maggiore interesse presenti nel programma di Vacchi. Del resto, bisogna guardare avanti".