Osservatorio Confindustria Bergamo – Agenzie per il Lavoro:
cresce ancora la domanda di conduttori di impianti


Anche nel 1° trimestre 2021 i dati evidenziati dall’Osservatorio Confindustria Bergamo-Agenzie per il Lavoro - relativi quindi al lavoro in somministrazione - confermano che i conduttori di impianti sono il gruppo professionale maggiormente ricercato da parte delle imprese bergamasche. Rispetto a un anno prima c’è da segnalare un balzo in avanti del 9% delle richieste in questo ambito, che coprono così il 44,1% del totale. A seguire, sono giunte alle Agenzie richieste per personale non qualificato (21,4%), operai specializzati (11,9%), addetti commerciali (7,6%), tecnici (8,9%) e impiegati esecutivi (6,1% del totale).

L’Osservatorio, attivato nella nostra provincia all’inizio del 2020, contribuisce a migliorare la lettura del mercato del lavoro, beneficiando del contributo delle Agenzie associate e del confronto con i vicini territori di Brescia e Milano. L’analisi relativa ai primi mesi del 2021 evidenzia anche nell’ambito del lavoro in somministrazione la difficile reperibilità di alcune figure tecniche che caratterizzano il nostro territorio e tendono ora a rafforzarsi in relazione alla ripresa post-pandemia. Il confronto fra le province interessate dall’Osservatorio conferma, inoltre, anche nei primi mesi 2021, la realtà differenziata sia dal punto di vista economico-produttivo, che dal punto di vista del ricorso al lavoro in somministrazione: se a Milano e nei territori limitrofi prevalgono le professioni del terziario, a Brescia e a Bergamo le figure più ricercate sono riferite al comparto produttivo manifatturiero.

Per quanto riguarda Bergamo, analizzando i 20 profili più richiesti, 9 sono riconducibili ai conduttori. In questa categoria gli operatori di robot industriali assorbono le maggiori richieste delle imprese, confermandosi in cima alla classifica da ben 5 trimestri. All’interno della stessa categoria vi sono poi i conduttori di macchinari per la lavorazione della gomma e gli addetti alle macchine dell’industria chimica che presentano un’alta incidenza sul totale di richieste. Tra il personale non qualificato, spicca la richiesta del settore manifatturiero e diminuisce il bisogno degli addetti alla consegna di merci.

Rispetto al 1° trimestre 2020, la classifica presenta diversi elementi di novità legati al periodo del tutto particolare vissuto nei primi mesi dell’anno passato: i tecnici della salute sono usciti dalle prime 20 posizioni, probabilmente a causa del progressivo ridimensionarsi dell’emergenza sanitaria, gli operai specializzati sono maggiormente rappresentati e aumenta l’incidenza del personale non qualificato, in relazione alla ripresa delle lavorazioni dell’industria manifatturiera che determina un incremento generalizzato della domande per tutti i profili.

 Per quanto riguarda il giudizio sulla reperibilità, fra i conduttori di impianti, l’alta richiesta rende difficoltosa la ricerca di operatori di robot industriali e di conduttori di macchinari per la lavorazione della gomma. Fra gli operai specializzatici sono difficili da trovare i fonditori/saldatori, i montatori/manutentori e gli installatori di attrezzature elettroniche.

 Dal confronto con le aree vicine – con i dati curati dai centri studi di Assolombarda e Confindustria Brescia – si evidenzia per l’area milanese l’elevato numero di richieste per personale non qualificato (24,4%), e di addetti al commercio (23,4%). Similmente al territorio manufatturiero bergamasco, la maggioranza delle richieste in somministrazione a Brescia è invece concentrata sui profili di conduttori di impianti (43.8%) e di operai specializzati (12,2%).     

 

In allegato le tabelle dei 20 profili più ricercati e delle variazioni percentuali dei profili