Marco Felli eletto presidente
del Gruppo Tessili e Moda di Confindustria Bergamo
L'assemblea del Gruppo Tessili e Moda di Confindustria Bergamo ha eletto oggi presidente Marco Felli, che sarà alla guida del Gruppo per i prossimi quattro anni, affiancato dai nuovi componenti del Consiglio Direttivo, che resteranno in carica per il biennio 2022-2024. I nuovi consiglieri sono: Stefano Albini (Cotonificio Albini spa), Marcello Bondioli (C.F.T. Pietro Masserini spa), Massimiliano Bresciani (Calzificio M. Bresciani srl), Laura Colnaghi Calissoni (Carvico spa), Chiara Ferraris (Radici Group), Pierluigi Fusco Girard (Linificio e Canapificio Nazionale srl), Franco Greco (Dyeberg spa), Luca Gusmini (Gusmini S. Lanificio Feltrificio srl), Roberto Loda (Punto Azzurro srl), Mario Lori (Manifattura del Seveso spa), Paolo Maffeis (Camiceria E. Maffeis srl), Sergio Martinelli (Martinelli Ginetto spa), Fabio Micheli (Tex Zeta srl), Alberto Paccanelli (Martinelli Ginetto spa), Francesco Mistri (Scorpion Bay spa), Mario Matteo Parravicini (Parà spa), Carlo Pilenga (Europizzi srl), Nicolò Torrani (Gavazzi Tessuti Tecnici spa), Paola Santini (Santini Maglificio Sportivo srl), Agostino Torri (Schlingentex srl).
Marco Felli, 50 anni, dopo il diploma di maturità scientifica ha iniziato il suo percorso universitario conclusosi con la laurea in Economia e Commercio, indirizzo Economia Aziendale, presso l’Università Bocconi di Milano. Ha cominciato la sua esperienza lavorativa nell’attività storica di famiglia, la FelliColor S.p.A.
Nel 2011 ha conseguito il Master di I livello “Tecnologie e processi della filiera tessile” presso l’Università degli Studi di Bergamo, promosso dal Gruppo tessili di Confindustria Bergamo. Consigliere delegato di FelliColor, si occupa dell’area amministrativa e, in parte, anche di quella commerciale.
Al Gruppo Tessili e Moda aderiscono 97 imprese associate a Confindustria Bergamo, che danno lavoro a circa 5.860 dipendenti. Complessivamente il settore occupa a Bergamo e provincia circa 10.840 addetti ed evidenzia, limitatamente alle società di capitale, ricavi dalle vendite pari a 2,4 miliardi di euro.
All’assemblea del Gruppo ha portato la tua testimonianza anche Raffaele Noris, imprenditore milanese di origini bergamasche, che ha raccontato la nascita e l’evoluzione di MCE SAINTBARTH, diventato in pochissimi anni un brand di tendenza nel beachwear.
“Sono stati anni particolarmente intensi – sottolinea Chiara Ferraris, past-president - e come Gruppo Tessili e Moda abbiamo lavorato su moltissimi fronti, avviando progetti per accompagnare l’evoluzione del comparto, dalla task force per aiutare le aziende a sfruttare meglio gli strumenti digitali per diventare più competitive, alla collaborazione con il Gruppo Giovani per l’individuazione di start-up per il settore, al recente progetto per promuovere la sostenibilità in chiave innovativa e integrata con le strategie d’impresa. Abbiamo inoltre lanciato varie iniziative sul fronte education per favorire le scelte dei giovani verso indirizzi legati al tessile e per formare il personale già in azienda e abbiamo collaborato in azioni di responsabilità sociale, fra cui la creazione di un laboratorio tessile nel carcere di Bergamo. Durante il difficile periodo della pandemia, diverse imprese si sono impegnate nella filiera delle mascherine e dei camici per il personale sanitario che nei primi mesi erano introvabili: le aziende tessili sono state protagoniste di vari interventi di solidarietà per sostenere il territorio in un momento di grave emergenza. Il settore si stava poi preparando a una stagione di forte recupero e i riscontri fino a metà anno sono stati positivi in tutti gli ambiti, dal tessile moda, a quello tecnico-sportivo, a quello legato all'arredamento, sebbene cominciassero già a farsi sentire gli effetti dei rincari di gas, energia elettrica e materie prime. Questa seconda parte dell’anno è però purtroppo molto influenzata dalle incertezze causate dal perdurare della guerra in Ucraina e dall’impennata senza precedenti dei costi energetici che colpisce in modo particolare il comparto e rischia di avere effetti molto negativi su tutta la filiera. È in tempi difficili che è necessario ancora di più fare squadra, sia nel nostro territorio che con le altre associazioni, è proprio in questa direzione che si è rafforzata la collaborazione con Sistema Moda Italia”.