Confindustria Lombardia: un DIH inclusivo e sul modello europeo, passo in avanti per la competitività del manifatturiero

Milano, 16 giugno 2017 – Il Consiglio di Presidenza di Confindustria Lombardia ha annunciato ieri la creazione del Digital Innovation Hub regionale. Il DIH, in linea con le linee guida di Confindustria e con quanto previsto dal Piano nazionale Industria 4.0 del governo, sarà a trazione regionale e avrà delle antenne territoriali. Giocherà quindi un ruolo fondamentale l’attività di trait d’union che sarà svolta delle Associazioni territoriali, soci fondatori del DIH, con le imprese associate.

Compito del Digital Innovation Hub lombardo, creato sul modello europeo come ‘one stop shop’ sarà quindi quello di fare da regia, essere elemento catalizzatore, dare visione strategica, oltre a coordinare e valorizzare le specificità locali, evitando così duplicazioni e sovrapposizioni a livello regionale.

Come dichiara il Presidente di Confindustria Lombardia Alberto Ribolla “la nascita del Digital Innovation Hub Lombardia sul modello europeo è l’ulteriore passo in avanti per la competitività del nostro settore manifatturiero e per l’intero sistema economico regionale, sempre più guida nazionale su questi temi. Il DIH regionale diventerà un punto di riferimento, un amico per le imprese, al fine di aiutarle a comprendere, orientarsi nella complessità del mercato e delle tecnologie, e attuare Industria 4.0”. “Il DIH creato da Confindustria Lombardia sarà un modello inclusivo, a disposizione quindi anche delle altre realtà extra confindustriali presenti sui territori, dalle categorie settoriali agli altri sistemi associativi” ha concluso Ribolla.

Gli obiettivi del DIH Lombardia saranno: rafforzare il livello di conoscenza e consapevolezza delle imprese rispetto alle opportunità offerte dalla trasformazione digitale, anche nell’ambito del Piano Nazionale Industria 4.0, della strategia europea per la digitalizzazione dell’industria e del programma I4MS, stimolare la domanda delle imprese, coordinare e supportare eventuali altri enti con finalità e scopi analoghi costituiti sui territori dai Soci di Confindustria Lombardia e/o da altre Associazioni del Sistema Confindustria.
 
L’hub regionale, attraverso le antenne territoriali, fornirà quindi alle imprese servizi legati a Industria 4.0 utilizzando le elevate competenze complementari già presenti nel sistema confindustriale lombardo, al fine di aiutare le imprese, in particolare le PMI, a orientarsi nella complessità del mercato e delle tecnologie, indipendentemente da dimensione e settore di appartenenza. Tra i servfizi previsti vi sono: Assessment, Tecnologie e Digital Transformation, Capitale Umano 4.0, accesso alla finanza per l’innovazione, Consulenza strategica, Cyber Security, Intelligenza artificiale e Big Data, Produzione 4.0, Supply chain e Go-to-market, Infrastrutture materiali, Infrastrutture immateriali.

Fondamentale sarà poi la capacità del Digital Innovation Hub lombardo di avviare collaborazioni e fare rete sia a livello territoriale che nazionale e sovranazionale con i principali attori istituzionali oltre che con i soggetti dell’ecosistema dell’innovazione. La formalizzazione di queste collaborazioni avverrà attraverso la firma del Memorandum of Understanding, secondo un format comune già definito a livello regionale, la cui sottoscrizione sarà la base per poter realizzare azioni di awareness congiunte.

A Bergamo sarà presente l’hub territoriale in modo da consentire prossimità e facile accesso alle imprese che, in funzione delle necessità, saranno indirizzate dove sono situate le competenze più adatte, sul territorio, o in seconda battuta in Lombardia.

“Il progetto regionale, in aderenza alle linee guida del MISE e del MIUR - dichiara il Presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia - è la vera forza del DIH, in quanto canalizza le migliori competenze sul nostro territorio. Confindustria Bergamo ha fortemente voluto la creazione dell’hub territoriale, sia in virtù del lavoro portato avanti in questi anni in termini di sviluppo competenze e network, sia alla luce di quanto richiesto dal tavolo OCSE, in cui ci si è confrontati in questi mesi”.