Inaugurato ad Adis Abeba il primo percorso
all’estero realizzato dalla Fondazione ITS Nuove Tecnologie della Vita
Stretta sinergia con Confindustria Bergamo
E’ stato inaugurato oggi, presso la Scuola Italiana di Addis Abeba, il primo percorso di formazione realizzato all’estero dalla Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie della Vita, con sede a Bergamo e operatività in tutta la Lombardia. Il progetto ha potuto prendere vita grazie all’azione sinergica tra Confindustria Bergamo e la Fondazione ITS, con l’interessamento del Ministero dell’istruzione e del merito e della Regione Lombardia.
Il percorso prevede la partecipazione di 24 giovani etiopi, che saranno formati su competenze avanzate nella progettazione, gestione, manutenzione e assistenza di impianti complessi nei settori civile e industriale.
Alla cerimonia di apertura hanno partecipato, in collegamento remoto, il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara e l'Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia, Simona Tironi. Erano presenti in loco l’Ambasciatore d’Italia in Etiopia, Agostino Palese, il Presidente della Fondazione ITS, Giuseppe Nardiello, la Dirigente dell’Istituto Italiano Galileo Galilei di Addis Abeba, Marina Venturella, Rino Pugliano, Direttore del corso ITS, l’imprenditore Adolfo Varnero, e, in remoto, per Confindustria Bergamo, il Vicepresidente per l’Education Marco Manzoni e il Direttore Generale Paolo Piantoni.
Il progetto si propone di creare una piattaforma educativa che risponda, da una parte, alle esigenze di sviluppo locale in Etiopia, e dall'altra, alle sfide demografiche e alla crescente domanda di manodopera specializzata da parte delle imprese italiane. La collaborazione strategica con Confindustria Bergamo è un elemento chiave per il successo dell’iniziativa.
I giovani saranno formati su competenze avanzate nella progettazione, gestione, manutenzione e assistenza di impianti complessi nei settori civile e industriale. Il programma, che copre ambiti quali edilizia, meccanica, elettronica e informatica, è stato sviluppato in stretta sinergia con le imprese locali etiopi e bergamasche, con l’obiettivo di soddisfare i fabbisogni occupazionali. Le aziende partner parteciperanno attivamente alla realizzazione del progetto.
L’iniziativa, frutto di un Memorandum of Understanding siglato lo scorso anno con il Ministro dell’Istruzione Etiope, si inserisce nello spirito del Piano Mattei, volto a rafforzare la collaborazione tra Italia e Africa. Il Ministro Valditara ha sottolineato l’importanza strategica del progetto, che rappresenta un significativo passo avanti nelle relazioni italo-etiopi nel settore dell’istruzione tecnica.
Nel suo intervento, l’Ambasciatore Palese ha valorizzato l’eccellenza dell’offerta formativa italiana in Etiopia, oggi ulteriormente arricchita dal nuovo percorso di formazione, che rappresenta un ponte tra Etiopia e Italia in un’ottica strategica. I risultati raggiunti in tempi rapidi con il lancio del nuovo progetto sono strumentali agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa, sia per quanto riguarda la reciproca crescita economica, sia in una prospettiva di promozione delle migrazioni legali di persone qualificate e di lotta alle migrazioni irregolari.
“Coltivare connessioni con i Paesi in crescita – sottolinea Marco Manzoni – è uno strumento per consolidare a lungo termine la competitività del nostro territorio a vocazione manifatturiera. La sfida è duplice: da un lato l’istruzione tecnica favorisce lo sviluppo di processi innovativi e in questo contesto i percorsi di formazione ITS rappresentano un format vincente per flessibilità e capacità di rendere le imprese protagoniste. Dall’altro è fondamentale l’orientamento alla sostenibilità, per realizzare un modello formativo virtuoso sia per il sistema Etiopia che per l’attrattività del nostro territorio”.
“Bergamo e il suo sistema economico – aggiunge Paolo Piantoni - stanno operando per aprirsi a un modello di ospitalità che valorizzi le opportunità professionali, ma anche l’inclusività, il territorio e le sue bellezze, la sua cultura, la sua capacità di accogliere e di aggregare in ogni ambito, sport compreso. Solo ragionando in un’ottica di sistema riusciremo ad affrontare la sfida dell’attrattività delle persone”.