Martedì 2 dicembre alle ore 14.30 nella Sala Giunta di Confindustria Bergamo (via Camozzi, 64) viene organizzato un convegno, in collaborazione con l'Università Bocconi e l'Istituto di Management della Scuola Superiore Sant'Anna, sul tema
"LA COMPETITIVITA' DELLE IMPRESE ALL'EPOCA DELLA GREEN ECONOMY: LE IMPRONTE (AMBIENTALI) DI UN NUOVO SENTIERO".
Il seminario mira ad approfondire l’attuale scenario di mercato e le opportunità competitive connesse allo sviluppo di iniziative ambientali da parte delle imprese, con particolare riferimento all’utilizzo e alla valorizzazione delle impronte ambientali dei prodotti e delle organizzazioni. Verranno illustrati gli approcci metodologici e le modalità operative per misurare e per comunicare al mercato l’impronta ambientale al fine di rafforzare la propria posizione competitiva e cogliere le opportunità legate ad un green marketing corretto ed efficace. Le esperienze di alcune fra le aziende che per prime hanno sviluppato ed utilizzato questi strumenti arricchiranno la descrizione dell’attuale situazione e aiuteranno a comprenderne le possibili prospettive. Il punto di vista delle istituzioni e le azioni di supporto previste completeranno il quadro di riferimento.
L'essenza della "Green Economy", infatti, è costituita da una fascia sempre più ampia di consumatori che, sensibili ai temi della sostenibilità e della ecocompatibilità, cambiano radicalmente le proprie scelte d'acquisto e di converso da imprese che percepiscono queste necessità e trasformano il proprio modo di produrre, approvvigionarsi e vendere. La transizione verso nuovi modelli di produzione e di consumo “sostenibili” è solo all’inizio, ma offre notevoli opportunità competitive per chi è pronto a mettersi in gioco.
Gli imprenditori che comprendono la rilevanza del tema ambientale su un piano culturale e strategico e sono disposti a investire risorse nella cosiddetta “eco-innovazione” di prodotti e processi possono acquisire oggi vantaggi sul mercato grazie alla crescente sensibilità dei consumatori verso la scelta di prodotti green. Tuttavia l'impegno reale delle aziende nello sviluppo di questi innovativi orientamenti di business si scontra talvolta con aggressivi fenomeni di "greenwashing" presenti sul mercato, ovvero di quelle tecniche di marketing che mettono in risalto una reputazione ambientale solo apparente, non supportata da fatti concreti, screditando così un intero settore.
Al fine di superare questo problema l'Unione Europea, con la Raccomandazione 2013/179/CE, ha deciso di promuovere l'utilizzo delle nuove metodologie PEF (Product Environmental Footprint)e OEF (Organisation Environmental Footprint) per misurare e comunicare le prestazioni e l'impronta ambientale nel corso del ciclo di vita dei prodotti (PEF) e delle organizzazioni - Aziende industriali e di servizi comprese – (OEF), con incentivi e premialità per la loro corretta applicazione.
Queste metodologie regolamentano, mediante una rosa di indicatori oggettivi relativi alle principali categorie di impatto ambientale (emissioni di gas ad effetto serra, efficienza nell’uso delle risorse, impronta idrica, etc.), il calcolo, la valutazione e la comunicazione a tutti gli stakeholders dell’impronta ambientale dei prodotti e dei servizi che, previa convalida effettuata da un soggetto terzo, l'azienda è legittimata a utilizzare liberamente a fini competitivi, in particolar modo nella comunicazioni pubblicitarie e di marketing.
Tutte queste tematiche saranno approfondite e dibattute nel corso del convegno che prevede, come evidenziato nel programma che segue, un primo momento dedicato agli interventi e alle relazioni e una seconda parte, alle 16.30, caratterizzata da una tavola rotonda per la focalizzazione dei progetti delle aziende.
Chiuderà i lavori l'Assessore Regionale all'Ambiente Claudia Terzi.
Programma
14.30
Saluti di apertura e introduzione ai lavori
Gianmarco Lanza, Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Bergamo
A seguire gli interventi:
Le Environmental Footprint della Commissione Europea: costruire il mercato unico dei prodotti verdi, migliorare le informazioni sulle prestazioni ambientali dei prodotti e delle organizzazioni
Imola Bedo, Commissione Europea, DG Ambiente
Un possibile percorso italiano per la valorizzazione delle impronte ambientali: il ruolo del ministero dell’ambiente
Annalidia Pansini, Direzione Generale Sviluppo Sostenibile, Clima ed Energia, Ministero dell’Ambiente
La qualità ambientale come leva competitiva: un’opportunità per l’industria italiana nei tempi della Green Economy?
Massimo Beccarello responsabile ambiente di Confindustria e docente del Corso di economia dell’ambiente e dell’energia presso l’Universita’ di Milano-Bicocca
Come misurare le impronte ambientali dei prodotti e delle organizzazioni (metodologie PEF ed OEF secondo i requisiti della Racc. 2013/179/UE) e come impiegarle nelle strategie competitive
Fabio Iraldo, Istituto di Management, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e IEFE Bocconi
16.30
Tavola rotonda: Le impronte ambientali nei progetti delle aziende e nelle priorità delle istituzioni
Partecipano:
Sara Casini, Manifattura Maiano;
Filippo Servalli, Radici Group Spa;
Antonello Pezzini, Pielleitalia Spa;
Antonio Mancini, AGCM - Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato
Dario Sciunnach, Dirigente UO Sviluppo Sostenibile e Valutazioni Ambientali, Regione Lombardia e Comitato Direttivo della Rete CARTESIO
Gloria Zavatta, Sustainability Leader, EXPO 2015 S.p.A.
18.00
Chiusura dei lavori a cura dell’Assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi
CRISTINA MORO
Responsabile Area Comunicazione e Media Relation
Bergamo, 28 novembre 2014