Chiara Ferraris nuovo presidente del Gruppo Tessili e Moda



L'assemblea annuale del Gruppo ha eletto oggi come nuovo presidente Chiara Ferraris, che subentra a Franco Greco, e sarà alla guida del Gruppo per i prossimi quattro anni, affiancato dai nuovi eletti del Consiglio Direttivo, che resteranno in carica per il biennio 2018-2020. Si tratta di Massimiliano Bresciani, Pietro Cividini, Laura Colnaghi Calissoni, Marco Felli, Matilde Ghilardi, Franco Greco, Giacomo Gusmini, Mario Lori, Paolo Maffeis, Sergio Martinelli, Fabio Micheli, Lucio Mistri, Stefano Rossi, Marco Rossini, Monica Santini, Agostino Torri.  

Chiara Ferraris, 49 anni, dirigente d’azienda, dopo la Laura in Ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, ha iniziato il proprio percorso professionale in Gewiss, prima nell’organizzazione e certificazione, poi nella Direzione Comunicazione, con responsabilità per le relazioni con Enti, Istituzioni e Associazioni. In questo ambito ha ricoperto diversi incarichi di coordinamento all’interno del Comitato Elettrotecnico Italiano e della Federazione ANIE. Dal 2008 è Direttore Marketing e Comunicazione del Gruppo Albini con l’obiettivo di valorizzare  la notorietà e la forza di tutti i brand  Albini, Albini donna, Thomas Mason, Albiate 1830, David &John Anderson nel mondo. E’ stata delegata orobica nel Coordinamento nazionale del Gruppo Giovani Dirigenti. Nel 2013 ha ricevuto il Premio “Innovazione e Managerialità” da Confindustria e Federmanager Bergamo.

Al Gruppo Tessili e Moda (dati a fine 2017) aderiscono 101 imprese associate a Confindustria Bergamo, che danno lavoro a circa 6.400 dipendenti. In base ai dati disponibili, i ricavi delle vendite delle imprese del settore Tessile – Moda bergamasco al 2016 ammontano a circa 2,2 mld di €. Il dato è aumentato in modo importante negli ultimi anni (+23% dal 2009) con una crescita parallela del valore aggiunto. L'occupazione, per quanto riguarda le società di capitale, ammontava nel 2016 a poco meno di 10 mila addetti, con un incremento dell'1,3% rispetto al 2009, dimostrando un'inversione di tendenza dall'anno della profonda crisi. A Bergamo il settore Tessile – Moda nel 2017 ha esportato per 1,03 mld € con un saldo attivo rispetto alle importazioni di 212 milioni di euro (per lo più imputabile al comparto dei prodotti tessili). I tre principali Paesi di sbocco per l’export dei prodotti tessili sono Germania (9,1%), Spagna (8,1%), Francia (7,6%). Per l’abbigliamento invece i tre Paesi più importanti per gli scambi commerciali sono Germania (14,6%), Stati Uniti (12,0%), Francia (10,1%).
Secondo le stime realizzate da Sistema Moda Italia l’industria italiana del Tessile-Moda presenta una  dinamica  di segno positivo, in particolare, la filiera tessile a monte archivierebbe il 2017 in crescita del +2,1%, mentre quella a valle raggiungerebbe un incremento del +2,9%.

"Come Gruppo - sottolinea il past-president Franco Greco - abbiamo lavorato molto sulla formazione, anche sulla base di un'indagine di Confindustria Bergamo condotta fra i nostri imprenditori che ha evidenziato come nel nostro settore il reperimento di figure tecniche a tutti i livelli sia sempre più difficile. Abbiamo supportato il corso periti tessili e tintori dell'ITIS Paleocapa per favorire un maggior numero di iscritti e contribuire a migliorare l'offerta formativa, abbiamo anche sviluppato percorsi di  alternanza scuola-lavoro e condotto attività di orientamento per i docenti e proposto seminari di approfondimento. Abbiamo affiancato il Paleocapa anche nell'ampliamento della dotazione delle attrezzature del laboratorio tecnologico. Parallelamente abbiamo supportato il corso per operatore dell'ABF, nonché il Master Universitario delle tecnologie tessili".    

Lo studio sulle tendenze del mercato dei beni di lusso di Bain & Company e Fondazione Altagamma presentato da Carlo Moltrasio, consulente di Bain, durante il convegno sul tema "Tessile e Moda tra digitale e sostenibilità" che si è tenuto a chiusura dell'assemblea privata, rileva che anche il mercato globale dei beni di lusso, dopo un anno di rallentamento, chiude il 2017 con una crescita positiva, registrando nel settore dell’abbigliamento un + 3%. Una ripresa dettata dalla fiducia ritrovata dai consumatori - caratterizzata dal ritorno dei turisti in Europa - e dalla forte crescita del mercato cinese. Il principale motore è il cambiamento alimentato dalle nuove generazioni, a cui si deve l'85% della crescita del 2017. Giovani consumatori sempre più consapevoli e attenti ai temi della sostenibilità ambientale che sempre di più assume una valenza strategica nelle aziende del lusso. Continua inoltre il forte sviluppo dell’online, il canale che nel 2017 ha registrato il maggiore incremento delle vendite di beni di lusso (+24%). Anche le previsioni per il 2018 parlano di un aumento dei consumi dei beni di lusso per la persona, con una media di incremento stimata intorno al +5%.

Il comparto del tessile-abbigliamento bergamasco - ha spiegato Alberto Paccanelli, vice presidente di Confindustria Bergamo con delega all'Innovazione e presidente del Digital Bergamo - rappresenta una realtà multiforme che ha saputo reagire alla crisi e ai processi di globalizzazione e si trova oggi in una condizione di maggior competitività con un’offerta di prodotti e servizi a maggior valore aggiunto. Ora le sfide sono principalmente legate al mantenimento della integrità della filiera, alla crescita dimensionale per affrontare mercati internazionali e alla crescita delle competenze e del know-how a disposizione dell’impresa per affrontare l’introduzione delle nuove tecnologie digitali, nonché di nuovi modelli di business che pongano maggiore attenzione ai temi della sostenibilità ambientale e alla tracciabilità dei prodotti. Grazie al Digital Innovation Hub Bergamo sarà più facile stimolare e accompagnare l'innovazione tecnologica e la trasformazione digitale delle imprese. Risulteranno fondamentali, a questo proposito, sia le azioni focalizzate sulle filiere rilevanti del territorio, in primo luogo sicuramente quella del tessile-abbigliamento, sia la mappatura del livello di digitalizzazione delle aziende.
Anche il neocostituito Cluster tecnologico del "Made in Italy, promosso da Smi, a cui aderiscono numerose Università e Enti di ricerca, fra cui il Politecnico di Milano, potrà dare un contributo importante ai processi di innovazione nella filiera, aiutando a definire le politiche più efficaci per il settore. In particolare sono state individuate quattro grandi aree di intervento che vanno dai processi di produzione allo studio dei materiali (tradizionali, innovativi, ecologici) dalla individuazione dei beni intangibili (saper fare, life style) alla valorizzazione della capacità creativa in tutti gli ambiti aziendali".  

Si allega la foto del nuovo Consiglio Direttivo con la presidente Chiara Ferraris a fianco della colonna