Importante il contributo apportato dal sistema Confindustria Lombardia, rappresentante della imprenditoria di una delle regioni motori d’Europa e tra le principali regioni manifatturiere del mondo, al progetto che verrà presentato nell’ambito delle Assise.
Per il Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti “la competitività è la chiave di volta per il futuro del Paese e occorre pertanto mettere in campo tutti gli sforzi per riuscire a colmare i gap con le aree più dinamiche d’Europa e del mondo. Per poterlo fare c’è bisogno di una politica che metta l’impresa al centro e che sia consapevole del fatto che il sistema imprenditoriale e industriale rappresenta il vero grande asset del Paese. Bisogna puntare a realizzare una vera politica industriale per lo sviluppo del Paese con una visione strategica che duri nel tempo e con un orizzonte pluriennale di lungo periodo: la Lombardia e l’Italia avranno sempre più bisogno del manifatturiero”.
“Per il post voto – aggiunge Bonometti – è indispensabile auspicare una stabilità politica, accompagnata da interventi che siano vicini al mondo delle imprese: non pretendiamo favoritismi, ma al tempo stesso confidiamo nel venir meno della cultura anti impresa. In tutte queste sfide il contributo del sistema confindustriale lombardo, nella consapevolezza del ruolo di traino economico e produttivo delle imprese lombarde, rappresenta un elemento vincente per la crescita dell’intera economia nazionale” ha concluso il Presidente Bonometti.
“Le Assise – sottolinea il presidente di Confindustria Bergamo Stefano Scaglia - saranno un’occasione fondamentale per raccogliere le idee degli imprenditori e fare sintesi. Per questo anche da Bergamo parteciperemo numerosi perché le imprese si rendono conto dell’importanza del momento e dell’occasione preziosa per fare sentire la propria voce”.
Le tre-missioni paese individuate da Confindustria sono più lavoro, più crescita, meno debito pubblico. Non bisogna smontare le cose fatte in questi anni e che hanno dato effetti economici positivi. Ci sono politiche che hanno inciso sui fattori produttivi in modo trasversale ai settori economici e che hanno permesso di accelerare i processi di cambiamento. Queste politiche – su tutte Jobs Act e Piano nazionale Industria 4.0 – vanno valutate per gli effetti che hanno generato, adattate per renderle più efficaci se necessario, ma non depotenziate per motivi ideologici.
L’azione di Confindustria si svilupperà su sei ambiti, che chiamano in causa le imprese, l’Europa e la politica italiana:
o Italia più semplice ed efficiente.
o Prepararsi al futuro: scuola, formazione, inclusione giovani.
o Un paese sostenibile: investimenti assicurazione sul futuro.
o L’impresa che cambia e si muove nel mondo
o Un fisco a supporto di investimenti e crescita.
o Europa miglior luogo per fare impresa.
Ed è proprio la dimensione internazionale che darà la cifra di questo appuntamento di Confindustria. Ad intervenire sono stati infatti chiamati due ospiti stranieri: l’ex presidente della Commissione europea (ed ora presidente non esecutivo di Goldman Sachs) Barroso ed il politologo francese (e professore in Luiss) Lazar.
Chiuderà i lavori delle Assise il Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia.