Qual è il trend in materia di disponibilità idrica in Italia ? Quali impatti sono attesi a breve, medio e lungo termine ?
L’ISPRA, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ha raccolto in una nota le sue prime valutazioni a proposito dell’effetto dei cambiamenti climatici sul ciclo idrologico e, in particolare, sulla disponibilità di risorsa idrica nel nostro Paese.
La situazione che emerge è decisamente poco rassicurante.
Negli ultimi 30 anni (1991-2020) la disponibilità di acqua ha subito una riduzione del 19% rispetto al trentennio 1921-1950.
Gli approfondimenti hanno inoltre rilevato che nel nostro Paese il servizio di distribuzione dell’acqua potabile è caratterizzato da perdite in rete nell’ordine del 36%.
Per quanto riguarda gli scenari futuri si prevede a livello nazionale una riduzione della disponibilità di risorsa idrica che va dal 10% nella proiezione a breve termine, nel caso di un approccio di mitigazione aggressivo nella riduzione delle emissioni di gas serra, al 40% (con punte del 90% per il sud Italia) nella proiezione a lungo termine, ipotizzando che la crescita delle emissioni di gas serra mantenga i ritmi attuali.
La nota di Ispra pubblicata in questi giorni è riportata in allegato.